Rassegna storica del Risorgimento

Repubblica Romana. Francia
anno <1999>   pagina <314>
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Gerard Delille
una situazione ambigua: le simpatie carbonare e repubblicane del neo­eletto sono note, mentre non era ancora noto il suo lato conservatore e disinvolto.
Due elementi fanno precipitare le cose in favore di un intervento mi­litare:
1) la caratterizzazione sociale sempre più marcata della Repubblica Romana (promulgata il 9 febbraio 1849) quando dappertutto, e soprattutto in Francia, le forze e le rivendicazioni democratiche e sociali erano state schiacciate dalle forze conservatrici. Il Triumvirato diretto da Mazzini (22 febbraio 1849), si proponeva di dare la terra ai contadini e di armare il popolo per difendere il nuovo regime. Tutto questo ricalca, per tanti aspetti, la rivoluzione parigina di Février, oramai rigettata.
Il progetto romano di riforma agraria fa nascere immediatamente lo spettro dei partageux , dei comunisti . A questo punto, l'ambiguità delle situazioni e delle cronologie è completa: alcuni democratici continuano ad invocare l'aiuto della repubblica sorella per preservare le loro conquiste sociali mentre i conservatori e in particolare la nobiltà romana pro-francese si augurano un intervento per mettere fine ai tentativi di riforme. Dopo le elezioni legislative del maggio 1849, in Francia, che portano in Parlamento una schiacciante maggioranza conservatrice, sarà quest'ultima linea ad essere vincente;
2) isolati Ì repubblicani romani, il problema ritoma ad essere un gioco tra le potenze e il vantaggio austriaco appare evidente. Il 23 marzo, l'esercito austriaco ha schiacciato quello piemontese a Novara. L'Italia del Nord è di nuovo, saldamente nelle mani di Vienna che è in grado di rista­bilire, da sola, il potere temporale del Papa. Si ritorna alle tattiche militari già provate nel 1830-32. L'Austria occupa Ferrara, scatenando il vecchio riflesso francese: la Costituente repubblicana, meno di due mesi prima di sciogliersi, vota il 31 marzo una risoluzione anti-austriaca, a favore di un intervento militare che prevede Foccupation partielle et temporaire d'un point quelconque de l'Italie. Nel frattempo gli spagnoli e i napoletani invadono il Sud degli Stati Pontifici Con l'occupazione di Ancona che apre loro la strada per Roma, gli austriaci commettono un errore fatale. La reazione francese è decisa. Louis Napoléon risponde positivamente ai richiami della nuova assemblea conservatrice eletta il 13 maggio e decìde l'assedio di Roma che comincia il 3 giugno. La spedizione di Roma scatena, a Parigi, il 13 giugno la protesta dell'estrema sinistra. Quest'ultima è repressa e Ledru-Rollin eliminato dal gioco politico. Tutte le ambiguità si sciolgono: Roma capitola il primo luglio, Pio IX è diventato un altro Gre-