Rassegna storica del Risorgimento

Repubblica Romana. Archivio di Stato di Roma
anno <1999>   pagina <349>
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Fonti della Repubblica Romana nell'Archivio di Sfato di Roma 349
Non deve pertanto stupire, sulla base di quanto sin qui sostenuto, se la maggior parte delle fonti documentarie prodotte dalle amministrazioni pubbliche durante l'esistenza della Repubblica Romana vadano cercate nei fondi archivistici dei ministeri che, dopo la caduta della Repubblica, conti­nuarono a vivere e a svolgere la propria attività con le medesime forme stabilite prima e durante la repubblica stessa, anche se con alcune modifi­che, che non stravolsero però l'impianto generale.
Diverso il destino della documentazione della Costituente e dei due Consigli previsti dallo Statuto di Pio IX: egli, infatti, dopo la caduta della Repubblica si guardò bene dal richiamare in vita questi organismi rappre­sentativi e la loro documentazione è andata a formare il nucleo essenziale di due fondi distinti, la miscellanea del periodo costituzionale e la miscellanea della Repubblica Romana. Quest'ultima è formata da 99 buste e da un registro ed il materiale vi è raccolto parte secondo una divisione per mate­ria, parte secondo un criterio cronologico. In questa seconda sezione sono di notevole importanza le carte parlamentari prodotte dalla Costituente, come documenti manoscritti e a stampa, verbali delle sedute e simili. Vi si trovano inoltre lettere indirizzate da diversi soggetti all'Assemblea. Il resto del materiale archivistico incluso in questa miscellanea proviene da dicasteri ed altri uffici ammixiistrativi e si tratta per lo più di documenti richiesti dal­l'Assemblea stessa per le proprie necessità di conoscenza di fenomeni so­ciali ed istituzionali. Hanno infatti un peso preponderante i documenti rela­tivi alla situazione militare (logistica, organizzativa ed operativa) ed all'ordine pubblico, come pure quelli concernenti la situazione finanziaria, poiché molti dei provvedimenti sia dell'Assemblea, sia, soprattutto, del Triumvirato e dei Ministeri, riguardano la situazione del debito pubblico e la fiscalità.
Conservati a parte sono pure i fondi del Tribunale supremo e del Tri­bunale di appello, che non ebbero continuatori diretti nella restaurata ammi­nistrazione pontificia la quale, sin dai suoi primi momenti, si preoccupò di ripristinare le precedenti giurisdizioni.
A prescindere dai casi sopra esposti, la maggior parte della documen­tazione pubblica prodotta in epoca repubblicana si trova, come detto, nei fondi delle amministrazioni Fra queste vanno ricordate la Direzione di polizia che, nel periodo in esame, continuò la propria attività senza sostan­ziali rotture col passato nel settore della criminalità comune, mentre, ovvia­mente, tali rotture furono ben sensibili nel settore della polizia politica. I due ricordati settori dell'attività di polizia sono documentati in due di­stinte strutture archivistiche denominate, rispettivamente, protocollo ordina­rio e protocollo riservato. Altrettanto significativa la documentazione mili­tare, conservata nel fondo Ministero delle Armi, soprattutto per quanto