Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia politica. Secolo XIX
anno <1999>   pagina <362>
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Giacomo Martina S.I.
anche con un sergente finanziere, con un suo amico tappezziere, con van ufficiali della Guardia civica: si capisce che qualcuno tradisse presto il piano. Non si capiscono poi alcuni particolari del racconto, anche se è vero che Garibaldi, come Manara, arrivassero nella capitale solo verso la fine di aprile. Non appare chiaro né l'entità del movimento né le sue possibilità effettive: fra gli stessi aderenti non mancavano dissensi Si capisce che tutto fallisse prima di cominciare. Si può tuttavia dedurre dal racconto che Top-posizione nell'urbe fosse meno debole e inconsistente di quanto facilmente si immagina.20)
Dopo la proclamazione della Repubblica Romana, si volle celebrare l'evento con un Te Dentri a S. Pietro. Una deputazione municipale si pre­sentò a S. Pietro l'I 1 febbraio. I responsabili principali della basilica erano assenti. Si dettero in ogni modo le disposizioni necessarie. Non sono documentati gli sviluppi degli avvenimenti.21) Non ci meravigliamo dell'ini­ziativa: quanti Te Deum furono cantati, sotto Napoleone, caduto Napoleone, ecc.
Ben documentata invece è la vicenda della Messa di Pasqua.22) Ripor­tiamo la lettera di Lorenzo Lucidi, segretario della Fabbrica di S. Pietro, alTAntonelli, del 9 aprile (lunedì dopo Pasqua). Nella mattina del sabato scorso si presentò nella sagrestia della prelodata Chiesa una formale deputa­zione di questo governo, annunciando che nel seguente giorno di Pasqua il Supremo potere in un coll'Assemblea, il corpo diplomatico e tutto lo stato maggiore delle truppe repubblicane avrebbero assistito ad una messa solen­ne ordinata già dalla Repubblica, dichiarando inoltre che se il capitolo non volesse a ciò prestarsi, poco loro importava, avendo in pronto una quantità di ottimi preti, per questa sacra funzione. Il Capitolo infatti solennemente si ricusò di prenderne parte, dando solo il permesso ai chierici di sagrestia di non abbandonare la chiesa, e di non far violenza, allorché alcuna cosa avessero voluto per la esecuzione della sacra cerimonia. Vollero intanto costoro parata la chiesa secondo il solito, nonché le consuete panche nella tribuna, siccome nella cappella papale.
Con questa specie di concordato, porzione del Capitolo, nella mattina di Pasqua recossi alla Basilica, per compiere la consueta offiziatura. Fu
9 ASVf Archivio Pio IX, Oggetti Vari, n. 833: Relazione della tentata e non eseguita reazione a favore della SS.ma religióne e del Governo Pontificio nell'anno 1849, mese di aprile (manoscritto In bella copia). Non conosciamo nulla sull'autore.
2') ASV, Archivio Pio IX, Varia, n, 512.
2?) ASV, SdS, Gatta e Portici, 1848-1850, rub. 165, fase. 3, ff. 51-52.