Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storia politica. Secolo XIX
anno
<
1999
>
pagina
<
364
>
364
Giacomo Martina S.I.
Io, Eminenza Reverendissima, non ho né goduto, né in qualsivoglia modo partecipato del sin qui narrato; da poiché sin dal venerdì santo mi sono chiuso nell'ospizio de' preti francesi presso la chiesa di S. Luigi; e così, onde evitare una carcere forzosa, già bella e preparata, ne ho preferita una volontaria, e, Iddio faccia che non sia molto lunga. In cotal modo però mi vien dato di poter liberamente e con un poco di quiete esercitare il mio uffizio, particolarmente poi nella parte di Segretario della S. Congregazione della Reverendissima Fabrica.
Val la pena di ricordare un altro fatto, in sé modesto, ma significativo: la questione delle insegne russe e pontificie della legazione russa di Roma a Palazzo Giustiniani.23) Il rappresentante russo, Butenieff, il 30 gennaio 1849 comunicò all'Antonelli l'intenzione di far togliere dalla legazione le insegne russe. Si pensava di togliere anche quelle pontificie, per evitare ogni manifestazione di disprezzo. L'Antonelli si oppose energicamente il 1 febbraio. H gesto poteva essere interpretato in senso opposto a quello voluto da chi lo voleva eseguire. I malvaggi potrebbero credere che non si riconoscono più i s agrosanti ed imperscrittibili diritti del S. Padre , tanto più che converrebbe togliere anche le insegne pontificie. L'E.V. vedrà qual sia il partito più conveniente da adottarsi.
Un caso analogo saccadde a Firenze, dove alla fine di aprile 1849 la polizia di sua iniziativa tolse lo stemma pontificio dalla nunziatura. Dopo le forti proteste dell'incaricato d'affari Massoni, il prefetto si scusò. La polizia era intervenuta solo per evitare ogni pretesto, ogni offesa. Lo stemma venne effettivamente rimesso presto al suo posto.24)
~La situazione degli Archivi Vaticani durante la Repubblica. Le vicende relative all'archivio comunemente detto Archivio Segreto Vaticano sono state già studiate ed esposte da mons. Angelo Mercati, e vi è poco da aggiungere.25) Come informava il Corboli Bussi il 9 luglio, nonostante i vari tentativi fatti, l'Archivio Segreto era rimasto intatto.2 Già prima, il prefetto Marino Marini aveva informato l'AntonelH che il 27 febbraio 1849 era stato costretto a consegnare le chiavi dell'Archivio ad un notaio. Il monsignore aveva chiesto, con scarso successo, l'aiuto dell'incaricato di Francia, che
? ASV, SdS, Gaeta e Portici, 1848-1850, rub. 165, fase. 18, ff. 179 sgg.
24) Ivi, rub. 165, fase 21, ff 32, 33, 44, 46.
25) A. MERCATI, Nota sull'archivio segreto vaticano nel 1849, in ID., // sommario Hel processo di Giordano Bruno, Città del Vaticano, 1942, pp. 15-18.
26) ASV, SdS, Gaeta e Portici, 1848-1850, rub. 165, fesc. 3, ff. 166 sgg.