Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia politica. Secolo XIX
anno <1999>   pagina <365>
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La Repubblica Romana e le carte dell'Archivio Segreto Vaticano 365
aveva confessato di non essere riuscito neppure ad impedire qualche sopru­so nella sacrestia della cappella Sistina. In ogni modo il 9 luglio e il 15 agosto 1849 due dichiarazioni ribadirono che l'Archivio era rimasto intatto. Diversa fu la sorte dell'Archivio del S. Ufficio. L'11 gennaio 1849 il trium­viro Armellini fece i primi passi per l'occupazione del palazzo del S. Uffi­cio. Pio IX da Gaeta fece sapere la sua opposizione: avrebbe ceduto solo alla forza. Armellini non rinunziò ai suoi progetti, e i primi giorni di feb­braio il palazzo venne largamente occupato: nel cortile vennero collocati pezzi d'artiglieria, e nei piani superiori vennero sistemati dei soldati. Il ministro delle Finanze Giacomo Manzoni entrò nell'archivio il 14, 18, 25 marzo 1849 e prelevò un certo numero di documenti relativi al processo di Galileo. L'archivio poi (sembra in aprile) venne trasferito nel palazzo di S. Apollinare, e il Manzoni probabilmente vi ritornò e completò, come era possibile in quei momenti di emergenza, i suoi prelievi, comunicandoli a Silvestro Gherardi, ministro dell'Istruzione pubblica. I documenti relativi a Galileo comunicati al Gherardi vennero utilizzati da questo in due articoli della Rivista Europea, (1870, II, fase. 1, pp. 3-37; fase. 3, pp. 398-410). Altri, relativi al processo Carnesecchi, non vennero direttamente utilizzati dal Manzoni in uno studio su questo processo, che si fonda su altre carte, e vennero comunque restituiti al S. Ufficio da lui nel 1875, o, dopo la sua morte, dal figlio nel 1880. Nel settembre 1849 l'Archivio del S. Ufficio ritornò alla sua sede precedente.27) In conclusione, se non si ebbe quel trasporto massiccio fuori Roma, avvenuto durante l'occupazione francese dopo il 1809, con tutti i danni relativi, se non vi fu nessun tentativo, im­possibile in quelle circostanze, di nascondere documenti importanti, l'Archi­vio fu certamente prelevato e trasferito altrove. Si deve sostanzialmente alla mancanza di tempo, al prevalere di altre preoccupazioni, all'inesperienza e all'impreparazione dei due ministri, Manzoni e Gherardi, e dei loro collabo­ratori, se non si ebbero manipolazioni e danni più gravi.28) Per fortuna, l'Archivio della curia generalizia dei gesuiti rimase intatto.
275 Archivio del S. Ufficio, Aiìmim strali a Bibliotbecae, 1850, n. 1: Nel settembre del­l'armo corso (1849) bisognò occuparsi del trasporto di tutte le casse e i libri del S. Ufficio dai locali dell'Apollinare al palazzo dell'Inquisizione. In quest'operazione, che costò molto imbarazzo, prestarono la loro assistenza mons. Argensi (?), mons. Lepri, mons. Paolino Caducei, Pius Pascucci, Luigi Proti.
28) Non ci si deve meravigliare se manca nell'archivio del S. Ufficio una documenta-zionc completa su questa vicenda, importante e complessa. CfSc in ogni modo dall'Archivio del S. Ufficio: Privilegia S. Officii, 1848-50, n. 49; ivi, 1844-1856, n. 3, n. 13; ivi, 1851-52, n. 49; ivi, 1880, fl. 9; Administratio Biblio/heem, 1850, n. 1; ivi, 1868, n. 1. Cfr. alcune notizie