Rassegna storica del Risorgimento

Italia meridionale. Storia politica. Secolo XIX
anno <1999>   pagina <368>
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Giacomo Martina S.I.
Mi pare che dai documeriÉ esposti si possano tiftrre queste conclu­sioni. La città nel 1849 era fortemente divisa. E inutile parlare di maggio­ranza e di minoranza, ma gli animi erano lacerati, e il dissidio si avvertiva anche nelle singole famiglie. Sarebbe stato facile moltiplicare gli esempi. In curia, emerge chiaramente rAntonelH, nel complesso buon politico, ma in quei mesi almeno, specie dopo il luglio, molto severo verso i compromessi. E sua la responsabilità di quella restaurazione reazionaria e imperita , per dirla con Corboli Bussi La grande debolezza della Repubblica, analoga in questo a quella giacobina, fu il suo completo isolamento internazionale. La Repubblica era per questo condannata a morte.
GIACOMO MARTINA S.I.
molto severa. Vari sacerdoti addetti al santuario sono accusati di aver espresso un parere favorevole alla liceità del voto per le elezioni alla Costituente romana del '49. Le scomuniche erano giudicate invalide. 25 addetti alla t-S. Gasa sono censurati Solo in questo caso, di Loreto, Pio. IX volle assumere altre informazioni dalla gerarchia locale, che si mostrò meno intransigente, pur ammettendo la diffusione in vari sacerdoti di idee liberali Molto severo nei suoi giudizi si mostrò invece l'Antonclli. In genere comunque Pio DC ni liticò il giudizio del consiglio di censura- Solo in qualche caso venne concesso un sussidio ai figli dei desti­tuiti