Rassegna storica del Risorgimento

Repubblica Romana. Archivio del Museo Centrale del Risorgimento
anno <1999>   pagina <378>
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Giovanni Lasero ni
Paolo Boselli, questa sezione diventò del tutto autonoma e fu affidata ali'al­lora costituito Comitato nazionale per la Storia del Risorgimento.3) In sostanza si attuò, malgrado fieri ed illustri oppositori, un vero e proprio smembramento, che diventò ancor più accentuato alla metà degli anni Trenta.4) Quanto del corpus Risorgimento era a stampa fu intatti affidato alla Biblioteca dell'Istituto per la Storia moderna e contemporanea, mentre la parte archivistica, documentaria ed iconografica divenne pertinenza del Museo Centrale del Risorgimento nell'attuale sede del Vittoriano, dov'è anche situato l'Istituto per la Storia del Risorgimento. Ma, come spesso è avvenuto ed avviene in campo culturale, la separazione non ebbe contorni netti, nel senso che presso la Biblioteca di Storia moderna e contemporanea ci sono spezzoni di materiale che dovrebbero essere al Museo Centrale del Risorgimento e viceversa; durante le ricerche lo studioso deve quindi tener presente che i nuclei originari delle due istituzioni hanno in alcuni casi subito al proprio intemo una divisione più teorica che reale.
Riguardo poi al presente lavoro, che non ha la pretesa di essere esau­stivo, abbiamo adottato dei criteri orientativi pur colla consapevolezza di entrare in un terreno friabile, come del resto accade con i dati soggettivi. Ad esempio non ci siamo soffermati né sui cimeli, né sul materiale icono­grafico, né sugli archivi di personalità che ebbero un ruolo preminente nella storia dello Stato pontificio durante il '49, a meno che non contenessero, riguardo a questo periodo, gruppi di importanti documenti omogenei e/o di una certa consistenza; abbiamo seguito lo stesso metodo per le cosiddette carte varie, cioè quelle non riferibili con sicurezza ad una determinata raccolta. Inoltre abbiamo esteso i limiti cronologici a prima e dopo la Repubblica Romana, purché ci fosse un nesso con le sue vicende, che abbiamo talvolta scisse secondo tematiche che ci sono apparse rilevanti e/o da approfondire.
Entriamo adesso nello specifico, occupandoci del materiale di più am­pio respiro temporale, che suddivideremo in manoscritto e a stampa. Quest'ultimo consiste in manifesti, bandi, foglietti clandestini, numeri di giornali e così via. Tutto ciò talvolta è raccolto in buste,5) talvolta è rilegato e catalogato tra quelli che sono stati chiamati volumi manoscritti. Una
3) Si veda il Regio Decreto 212, 17 maggio 1906.
4) Con la nuova organizzazione degli studi storici, in base al Regio Decreto 1226, 20 luglio 1934, U Comitato nazionale per la Storia del Risorgimento fu sciolto; nacquero cosi l'Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea e l'Istituto storico per il Risorgimento italiano (20 giugno 1935).
5) Si veda ad esempio quanto è contenuto in MCRR, busta 120, ins, 15.