Rassegna storica del Risorgimento
Repubblica Romana. Archivio del Museo Centrale del Risorgimento
anno
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1999
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pagina
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381
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La Repubblica Romana nel Museo Ceri frale delRisorgimento di Roma 381
Trasferiamoci ad un argomento specifico: quello della partecipazione dei sudditi pontifici alla guerra del 1848. Il motivo del nostro interessamento nasce dalla duplice convinzione che il volontariato fu una trave portante del Risorgimento e che gli eventi bellici del '48 furono gravidi di conseguenze per la lotta politica negli Stati preunitari In effetti anche i volontari ed i regolari papalini vissero con grande entusiasmo e coraggio la difficilissima campagna del Veneto, tra cui spiccano la battaglia di Cornuda e la difesa di Vicenza, che, lo ricordo, fu uno degli episodi più sanguinosi dell'epoca. Infatti, dopo un'eroica difesa, TU giugno 1848 le truppe pontificie uscirono dalla città veneta ottenendo l'onore delle armi; avevano avuto 293 morti e 1665 feriti, vale a dire quasi duemila perdite, poco meno del 20 degli effettivi, che rappresenta una percentuale altissima per quei tempi.21) Le esperienze della guerra forgiarono indubbiamente per più versi l'animo di questi combattenti. Infatti i reduci dal Veneto non poterono non provare un forte risentimento verso coloro che avevano disertato dalla causa nazionale, mentre loro versavano nel bisogno e nel pericolo. Ecco perché furono all'avanguardia nell'agitazione democratica prima della Repubblica Romana e poi, per l'esperienza maturata sui campi di battaglia, costituirono il nerbo dei suoi difensori. E sulla campagna del Veneto sono di grande utilità le carte di Ludovico Calandrelli,22) come pure la sua corrispondenza con il fratello Alessandro durante la campagna del 1848, oltre ad un fascicolo che contiene le sue memorie di guerra.23) La dimensione umana nel contesto della guerra è riscontrabile nelle lettere private del volontario Domenico Ricci,24) mentre Antonio Bonelli ci ha lasciato un bel giornale su di sé e sulle gesta della V legione romana, che va dalla campagna del Veneto alla difesa di Roma.25) Ulteriori notizie su questo corpo e sugli eventi che coprono questo lasso di tempo sono contenute fra le carte di Giuseppe Galletti.26) Attengono invece alla parte, che potremmo definire
a> Cfr. P. PIERI, Storia militare del Risorgimento, Torino, 1962, pp. 383-390.
MCRR, busta 118, carte Calandrelli. Documenti sull'armata pontificia in Veneto sono anche ivi., busta 202, carte varie.
23) Ivi, busta 116, carte Calandrelli.
ty Ivi, busta 227, carte varie.
a) Ivi, fa segnatura è voli. 249-251, illustrati in bianco e nero e a colori dall'autore; risulta mancante un volume, quello del 1849. Rimangono quindi al Museo le due brutte copie (1848 e 1849) e la bella inerente il 1848. Sul primo volume troviamo l'intestazione Privato giornaletto d'un legionario romano nella campagna del Veneto della militare divisione pontificia. Le memorie di Antonio Bonelli trattano il periodo che va dal 26 marzo al 25 luglio 1848, la data del ritorno a Roma. H secondo volume inizia il 23 settembre 1848 e termina con il combattimento del 3 giugno 1849.
26) MCRR, busta 65, carte varie.