Rassegna storica del Risorgimento
Repubblica Romana. Archivio del Museo Centrale del Risorgimento
anno
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1999
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pagina
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382
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382
Giovanni Lastroni
governativa, un consistente numeto di lettere, che Luigi Carlo Farini, Marco Minghetti e Carlo Matteucci, inviarono dal campo piemontese al cardinale Luigi Amat di San Filippo e Sorso,27) che teneva allora la Legazione di Bologna. Argomenti più vari trattano le carte della Guardia civica di Roma, sia del XIV battaglione, comandato da Luigi Mazzocchi,28) sia del II e del V battaglione, che per un certo periodo di tempo ebbero a capo Ignazio Amici.29) Costui, domiciliato nel rione Ponte, fu di sentimenti papalini e contrario ai democratici; questa è un'ulteriore dimostrazione che la Guardia civica, per come fu congegnata, fu generalmente un'istituzione non tanto liberale, quanto piuttosto ancorata, almeno negli ufficiali, alla vecchia classe dominante. Sempre sul versante del volontariato sono da segnalare dei documenti del 1849 che riguardano il battaglione universitario romano.3
Occupiamoci ora di Pellegrino Rossi. Poiché è un personaggio assai studiato, faremo due brevi segnalazioni: la prima attiene alle vicende politiche che hanno avuto risvolti tragici per la sua persona, la seconda lo riguardano di riflesso. Fra le carte del cardinale Francesco Pentini,31) vicepresidente della Consulta di Stato, esistono appunti sul 16 novembre 1848 e materiale sull'uomo politico di Carrara copiati dal napoletano Achille Gen-narelli, che con le sue opere, ricche di documenti importanti, combatté strenuamente negli anni c60 il potere temporale della Chiesa e svelò episodi poco edificanti della politica di Leopoldo II. Si soffermano indirettamente su Pellegrino Rossi le carte che l'avvocato Pietro Gui utilizzò per la difesa di Luigi Grandoni, imputato nel processo per l'uccisione del ministro papalino; fa poi da corredo a queste carte un manoscritto di Benedetto Grandoni su Roma nel 1848-49.32)
Passiamo adesso alla Repubblica Romana, un'esperienza politica né casuale, né estemporanea, né opera di pochi, ma frutto di una dura, lunga ed incerta lotta tra moderati e democratici A dimostrazione di ciò riportiamo un'interessante lettera di Mazzini del dicembre 1848, in cui consigliava gli amici romani e manifestava tutte le sue critiche e perplessità sulla loro condotta e sulla situazione nello Stato pontificio, che riteneva ancora fluida e dagli sbocchi incerti: Scrivo a tutti, non perché io creda riescire, ma
27> I, buste 10, 13 e 14, carte Amat.
28) Jpi3 voli. 17-20 (riguardano gli anni 1847-1849).
) Jw, voli. 21-24. Rapporti riguardanti il V battaglione della Guardia civica di Roma, sono anche ivi, busta 805.
30) jp/f busta 63, inserto 8, carte varie.
3) Le carte Ventini sono ivi soprattutto nelle buste 19-23; noi però ci riferiamo ivi alla busta 84, dove c'è uno spezzone di carte Pentini V) Ivi. busta 839, carte Giovagmìù.