Rassegna storica del Risorgimento

Repubblica Romana. Biblioteca di storia moderna e contemporanea
anno <1999>   pagina <395>
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La Repubblica Romana nella Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea 395
state, furono un momento particolarmente propizio alla stampa e alla diffusione delle Sacre Scritture.21) Vi furono importanti pubblicazioni in Toscana, in Piemonte e, come nel nostro caso, anche a Roma. Dell'edizione del Nuovo Testamento di cui stiamo parlando esistono, secondo un censi­mento a suo tempo compiuto da Valdo Vinay, quattro copie,22) Quella con­servata presso la Biblioteca di Storia moderna e contemporanea è partico­larmente preziosa perché, al di là di una legatura molto raffinata (pelle color mogano con filo d'oro sui piatti della copertina, titolo in oro sul dorso e taglio pure in oro) riporta due fogli firmati da Théodore Paul, sui quali si trova scritto: Sotto la Rep. Rom. del 1849 e, per la prima volta in Roma, il Vangelo di Gesù Cristo è stato pubblicato in lingua volgare grazie alla generosità di James Douglas, grazie alla libertà di fede e di stampa concessa dai Triumviri e grazie alle cure e al lavoro gratuito di Théodore Paul, citta­dino ginevrino. L'opposizione occulta del clero romano impedi che il volume (di una tiratura di 4000 copie) venisse rapidamente preparato dal sig. Luigi Piale, stampatore, di modo che il sig. Paul non potè che distri­buirne un migliaio. Mazzini, in un discorso pubblico, alludendo alla libertà di stampa, raccomandò ai romani la lettura del Vangelo, per la prima volta a loro disposizione. Una delle prime cure di Pio IX, appena ristabilito sul trono, fu di impedire la vendita e la disseminazione del Vangelo. Di più fece comperare dal console americano Kaas, che le aveva ricevute in depo­sito dal suo predecessore Brown, al quale Théodore Paul le aveva affidate, le tremila copie restanti e le fece bruciare in un cortile del Vaticano. La citazione un po' lunga ci fa cogliere bene il significato anche politico dell'operazione, ma soprattutto l'assoluto rilievo e rarità del testo in que­stione.
Altro documento di particolare interesse, anche se di natura del tutto diversa, è un opuscolo uscito a Milano nel 1883 dal titolo Roma nel 1849. Garibaldi il 3 giugno a Porta S. Pancrazio.25) Esso si riferisce ad una spetta­colare operazione di natura prevalentemente commerciale promossa alla fine secolo scorso. La Società anonima italiana dei Panorama (il panorama era ima rappresentazione scenica allora assai in voga, che permetteva agli spet­
to G. SPINI, Un episodio ignorato etti "Risorgimento: le società bibliche in Italia, in Bollet­tino della Società di studi valdesi, LXXVI (1955), n. 97, pp. 24-57.
2?) Cfr. V. VlNAY, // Nuovo Testamento della Repubblica Romana, cstr. da Protestantesi­mo, XI. (1956), n. 1.
23) Ne ha parlato, solo assai recentemente, A. CARTOCCI, Un mistero chiarito: la pretesa fotografia di Roma, 3 giugno 1849,'m Rassegna storica del Risorgimento, LXXXV (1998), IV, p. 510.