Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storiografia. Secolo XX
anno
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2000
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pagina
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8
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8 Giuseppe Talamo
Vincitore di un concorso per l'insegnamento nelle scuole complementari e subito dopo per gli istituti tecnici superiori, supplente nel 1923 e nel 1924 al Visconti al posto di Michele Rosi, G. fu per due anni (1929-30 e 1930-31) assistente volontario di Gennaro Mondaini alla cattedra di storia economica dell'Istituto superiore di scienze economiche e commerciali (la futura Facoltà di economia e commercio) a Roma, in piazza Borghese. Ai primi di dicembre del 1931 conseguì la libera docenza in Storia del Risorgimento (la commissione giudicatrice era composta da Francesco Ercole, Giovanni Battista Picotti, Giuseppe Gallavresi) e ne diede subito notizia a Michele Rosi, il Maestro cui tutto dovevo (Ricordi, p. 20, in nota).
Il Rosi, che aveva tenuto l'incarico di Storia del Risorgimento nella Facoltà di Lettere e Filosofìa dell'Università degli studi di Roma dal 1905-1906, era stato proposto dalla stessa Facoltà per la nomina ad ordinario per meriti speciali nel 1918 e agli inizi del 1925 e si era presentato al primo concorso a cattedra di storia del Risorgimento, bandito dall'Università di Milano il 3 ottobre 1925. Ma la commissione, composta da Michele Schedilo, Michelangelo Schipa, Francesco Salata, Pietro Egidi, Eugenio Casanova non incluse il Rosi nella tema dei vincitori che furono Francesco Lemmi e Giuseppe Gallavresi, entrambi liberi docenti in storia moderna, e Pietro Silva, già ordinano di Storia presso l'Istituto superiore di Magistero di Roma (EMILIA MORELLI, L'opera di Miche/e Rosi. Come è nata la prima cattedra di storia del Risorgimento, pp. 227-239).
Deluso più volte nelle sue aspettative, Rosi rinunziò dopo 27 anni all'incarico di storia del Risorgimento presso la Facoltà di Lettere dell'Università degli studi di Roma; suo successore fu il G. (10 gennaio, 1933), con il quale c'era un solido rapporto di stima e amicizia. A partire dal 1931 G. era stato chiamato dal Rosi a collaborare al suo Dizionario del Risorgimento nazionale con numerose voci e, dopo la sua scomparsa (1934), ne curò il voL IV (Le persone R-Z) che apparirà nel 1937, premettendovi una introduzione.
Oltre a conseguire la libera docenza, nel 1931 il G. entrò nella redazione delI'Bncìclopedia italiana, dove ebbe occasione di stabilire stretti rapporti di collaborazione non solo con antichi compagni di studi universitari, come Umberto Bosco e Bruno Migliorini, ma anche con Mario Menghini,. Federico Chabod e soprattutto Gioacchino Volpe, sotto la (cui) guida e insieme al fior fiore, si può ben dire, della giovane storiografia italiana di allora, contribuì (secondo la testimonianza di Umberto Bosco) a dare alla nostra opera quell'impronta di alta cultura che tutti le riconoscono (U. Bosco, Ghisa studente ed enciclopedista. Ricordi privati, in In memoria di Alberto M. Ghisalberti, p. 32).