Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Francia. Storia politica. Secoli XVIII-XIX
anno
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2000
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38 Pasquale Villani
A questa fiera protesta il Direttorio e Talleyrand, che avevano intanto provveduto a sostituire fin da metà giugno Garat e Lachèze con Lacombe Saint Michel e con Mongourit,17) rispondevano piuttosto freddamente, affermando che non si poteva far dipendere dalla sorte dei detenuti politici la pace o la guerra con il regno di Napoli e che conveniva invece coltivare le disposizioni pacifiche del marchese di Gallo.18)
Garat si trattenne ancora a Napoli per tutto il mese di giugno e Lachèze segui con lui lo sviluppo del processo contro il Medici e le vicende dei patrioti prigionieri. Se le proteste e i passi diplomatici dei rappresentanti francesi non ebbero formalmente nessun risultato positivo, di fatto Medici fu assolto e alcuni prigionieri politici furono liberati. Partito Garat, toccò a Lachèze informare Parigi dell'esito inaspettatamente felice della operazione e svolgere alcune considerazioni. L'assoluzione del Medici e l'assicurazione data dal Gallo che non sarebbe stata versata neppure une goutte de sang non bastavano a mitigare il disgusto del Lachèze per la situazione napoletana e l'imbarazzo in cui si trovava un agent diplomatique entre ses princi-pes republicains et les manegement que le Directoire lui enjoint de garder. Tutto gli confermava che la Francia poteva trarre ben scarsi vantaggi dalle relazioni con Napoli finché tutto il sistema di governo non fosse stato cambiato.15) Soprattutto egli insisteva perché Acton che, pur non essendo ministro, è l'anima del ministero, come egli affermava fosse cacciato. Il suo allontanamento cambierà la condotta degli affari e la regina, privata del consiglio di chi è capace di dirigere le sue passioni, si calmerà.
Lachèze ebbe però la soddisfazione di poter annunziare a Parigi nel dispaccio del 28 messidoro (16 luglio)20) la scarcerazione di 28 prigionieri politici. Non era facile dare una spiegazione univoca del fatto. Lo stesso Lachèze riferiva le ipotesi che riteneva più attendibili come causa del provvedimento: o il rigetto da parte del Direttorio della nota di protesta napoletana contro il forte intervento di Garat, o l'ingresso delle truppe francesi a
i7l Mongourit non fu accettato dalla Corte napoletana.
18) AMAEP, Correspondance politiquey Naples, 125, f. 339. La risposta del Direttorio non e diretta ma è in una nota riassuntiva ed è del seguente tenore: Notanumcnt dans l'affaire des détenus ìl le prcvient cjue le Directoire ne saurait approuver que l'on fit depcn-dre de leur sort la paix et la guerre entre la Républiquc et Naples: il l'invite à cultiver les dispositions pacifiqucs de M. de Gallo, à rasscmblcr des materiaux qui facilitent au nouvel ambassadeur Ics moyens de suivre la negotiation d'un trairè de commerce, à repousscr le bruit rcpandu que la cassette de la Heine de Naples etait un moyen de negociation employc pour l'affaire de Benevento.
'*) AMAEP, Correspondance pò inique Naples cit, dispaccio del 16 messidoro (4 luglio).
2) AMAEP, NapUs dt-, dispaccio del 28 messidoro (16 luglio 1798). Lachèze rimase a Napoli fino al principio di ottobre.