Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storia politica. Secolo XX
anno
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2000
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pagina
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61
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SOREL E D'ANNUNZIO
Se Giorgio Sorci, come sappiamo, ebbe grande fama in Italia, altrettanta fama ebbe D'Annunzio in Francia, dove peraltro si stabilì nel 1910 in esilio volontario, sdegnato come è stato scritto ironicamente dal fatto che i suoi creditori esigessero di fargli pagare i debiti.1) Il Boulenger ce lo descrive, in questi anni, come appassionatamente latino e germanofobo, devoto anima e corpo alla Francia .9
Da parte sua, il germanofilo Sorel, in quegli stessi anni, si era allontanato dal sindacalismo rivoluzionario, che aveva teorizzato per un quinquennio, e si era avvicinato agli ambienti della destra nazionalista e monarchica, nei quali gli sembrò di vedere un utile strumento di rottura col passato e di rinnovamento politico-culturale del suo paese.3) Ma, nella primavera del 1913, egli si allontanerà anche da questo gruppo e se ne rimarrà isolato fino al termine del conflitto mondiale, dando sfogo alle sue invettive e ai suoi malumori nella fitta corrispondenza scambiata, oltre che con i fedeli Berth e Dolléans, con amici italiani come Croce, Pareto, Missi-roli, Lanzillo e pochi altri.4) Leggeva con continuità varie riviste italiane e prendeva viva parte alle nostre polemiche culturali, schierandosi immanca-
n M. DE MICHELI, La matrice ideologico-letteraria dell'eversione fascista, Milano, 1976. Sulla sua permanenza in Francia si veda P. CHIARA, Vita di Gabriele D'Annuncio, Milano, 1978, pp. 212-285.
3 M. BOULENGER, Che Gabriele D'Annuncio, Paris, 1925, pp. 222-223.
P. ANDREU, Sorel il nostro maestro<t Roma, 1966; M. CHARZAT, Georges Sorel et la Revolution au XX siede, Paris, 1978; L. PORTIS, Georges Sorel, Paris, 1982; M. FREUND, Georges Sorel. Ver revohttionare Konservativismus, Frankfurt a. Main, 1932.
*l Si veda G.B. FURIOZZI, Sorel e l'Italia* Firenze, 1975. Per il suo allontanamento dal nazionalismo, G. CAVALLARI, Georges Sorel. Archeologia di un rivoluzionario, Camerino, 1993, pp. 35-36.