Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia politica. Secolo XX
anno <2000>   pagina <73>
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Sorti e D'Annunzio
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D'Annunzio mi sembra che attenda Torà della sua rivincita. Il suo trionfo non sarebbe affatto glorioso per l'Italia;57) e a Croce: D'Annunzio mi sembra prepararsi in vista di qualche drammatico rientro .58) A questo proposito, il Valeri ha rilevato giustamente come Sorel non si rendesse conto della sostanziale differenza esistente tra D'Annunzio e Mussolini e la sua attenzione fosse distratta dalle manifestazioni più appariscenti promosse dal poeta abruzzese, che rimaneva un letterato della politica, prigioniero di se stesso e del suo mondo di parole incantate .59>
Al termine di questa rassegna di giudizi soreliani su D'Annunzio, non si può non sottolineare la singolarità del fatto che lo scrittore francese, principale teorico europeo del sindacalismo rivoluzionario, non abbia mani­festato alcun interesse per la Carta del Carnaro, elaborata da Alceste De Ambris e perfezionata da D'Annunzio, nella quale veniva disegnato, pur se con formulazioni un po' barocche, uno Stato basato sulla sovranità demo­cratica del lavoro, e alla concezione astratta del cittadino era sostituita quella dei. produttore (termine caro al pensiero soreliano), il cui primato era garan­tito dalla rappresentanza delle corporazioni, godenti di ampia autonomia.60)
Sorel non imitò, dunque, quei sindacalisti rivoluzionari italiani che videro in quella Carta la più alta e compiuta formulazione dei loro ideali.61) Ma, come sappiamo, negli ultimi anni della sua vita egli indirizzò le sue maggiori simpatie verso il leninismo e, per quanto riguarda l'Italia, verso il movimento torinese dei Consigli.62) La sua morte, avvenuta alla vigilia della
S9 M. SlMONETTI, art. cit., p. 149.
W G. SOREL, Lettere a un amico d'Italia cit., p. 291. In quei giorni Sorel scrisse poi a Lanzillo di ritenere che D'Annunzio stesse dietro le quinte, pronto a dare al fascismo il prestigio del suo nome (F, GERMINARIO, op, cit, p. 273).
S9f N. VALERI, ha lotta politica in Italia dall'Unità al 1925, Firenze, 1962, p. 560. Su Sorel e il fascismo si veda J. ROTH, The Roots of Italian fascism; Sorel and Sorelismo, in Journal of Modem History, a. XXXIX (1967), pp. 30-45. Su D'Annunzio e Mussolini, R. VlVARELLI, Il fallimento del liberalismo. Studi sulle origini del fascismo<> Bologna, 1981, pp. 104-105-
9 Cfc E. GENTILE, Le origini dell'ideologia fascista, Bari, 1975, p. 242.
*0 Si veda per tutti P. ORANO, D'Annunzio è con noi, in Pagine libere, 15 settembre 1920. Cfe anche G.B, FURIOZZI, // sindacalismo rivoluzionario italiano, Milano, 1977. Sul controverso rapporto Sorci-Oc Ambris si veda G.L. GOTSIS, Sorel e i soreliani. Le metamor­fosi dell'attivismo, Venezia, 1983, pp. 291-292, Su De Ambris e D'Annunzio, R. DE FELICE, Sindacalismo rivoluzionario e fiumanesimo nel carteggio De Ambris-D'Annunzio (1919-1922), Brescia, 1966.
*9 Si vedano G. SOREL, Il massimalismo italiano, in 11 Resto Carlino, 5 ottobre 1919 e ID., / consigli operai ivi, 22 marzo 1921.