Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Inghileterra. Storia politica. Secolo XIX
anno <2000>   pagina <168>
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168 Gian Biagio Furiosi =
svoltosi a Bologna nel 1888, durante il quale, parlandosi del prossimo congresso mondiale di Londra promosso dalle Trade Unions e dalla Fede­razione universale fra i lavoratori relatore osservò che le società operaie inglesi si limitavano alla sola resistenza, mentre il POI univa la resistenza al principio dell' emancipazione di tutti i proletari del mondo.17)
Ma in Inghilterra non vi erano solo le Trade Unions. Oltre ad una piccola Società Socialista Cristiana, nel 1883 nacquero la Società Fabiana, con un programma di collettivismo pressoché integrale, anche se non marxista, e la Federazione Sociale Democratica, che adottò il marxismo ed inserì nel suo programma i seguenti punti: il suffragio universale con siste­ma proporzionale, le otto ore, la tassazione progressiva, la soppressione degli eserciti permanenti, l'abolizione della Camera dei Lords e la separazio­ne della Chiesa dallo Stato. Nel 1884, da una scissione nella Federazione Sociale Democratica, nacque la Lega Socialista, che aveva come suoi espo­nenti principali William Morris e Belfort Bax.1)
A questa realtà guardò con attenzione Napoleone Colajanni nel suo Socialismo (1884), nel quale osservò che se la Francia dava la misura delle proporzioni terribili che la questione sociale andava assumendo (dalle giornate di Lione dell'ottobre 1831 a quelle del giugno 1848 alla Comune di Parigi) e se la Germania, nonostante il bismarkismo, con i voti dei social­democratici, all'azione faceva convergere il pensiero, alla lotta violenta quella legale, tuttavia il socialismo si faceva strada anche in quella In­ghilterra che è la terra classica dell'individualismo. Qui si era visto Glad-stone compiere un atto di socialismo abbastanza radicale col principio di espropriazione delle terre in Irlanda, che costituisce un precedente, che darà col tempo tutta la sua efficienza e prelude ad analoga espropriazione e nazionalizzazione del suolo nell'Inghilterra e nella Scozia.19)
Ma quando, nel 1888, nacque il Partito laburista scozzese di Keir Har-die, esso non aderì al socialismo, così come non si sarebbe definito sociali­sta ìl Partito Indipendente del Lavoro fondato cinque anni dopo.20) L'in-
,7> D. PERÙ, I congressi del Partito operaio ita/iano, Padova, 1972, p. 114. Si veda an­che L. BRIGUGLIO, op. cit., p. 291.
,B) Su queste vicende si vedano: M. BEER, Storia del socialismo britannico, Firenze, 1964; E.J. HOBSBAWM, I fabiani: una nuova interpretazione, in AA.W., Studi di storia del movimento operaio, Torino, 1972, pp. 292-316; L. MORTON-G. TATE, Storia del movimento operaio inglese, Roma, 1974; L.R. PENCH, il socialismo fabiano: un collettivismo non marxista, Napoli, 1988; C. PALAZZO!;, Dal fabianesimo al neo fabianesimo, Torino, 1999.
M N. COLAIANNI, // socialismo, Catania, 1884, pp. 285-286; 290-291.
D. SASSOON, Cento anni di socialismo. La sinistra nell'Europa occidentale del XX se­colo, Roma, 1997, p. 18. Solo nel 1918 il Partito laburista inglese, sorto nel 1906, avrebbe approvato un programma socialista.