Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Inghileterra. Storia politica. Secolo XIX
anno
<
2000
>
pagina
<
170
>
170 Gian Biagio Furiosi
una prospettiva tradunionista del Partito socialista francese.24) Fu Paul Brousse già suo compagno d'esilio e fondatore a Londra, nel 1880, del giornale he Travati, al quale lo stesso Costa aderì come redattore a metterlo in contatto, fin dal 1883, con il dirigente delle Trade Unions Adolphe Smith.25) Nel 1887 Costa e Smith si conobbero personalmente a Vienna e dettero vita ad uno scambio epistolare relativo all'organizzazione del congresso tradunionista internazionale previsto a Londra nel corso del 1888, e nel quale Smith sperava gli scriveva di vedere l'Italia ben rappresentata .26)
Il deputato imolese fornì allo Smith una serie di indirizzi cui spedire gli inviti, ma nel settembre 1888 l'inglese si lamentò di non aver ricevuto alcuna risposta dall'Italia. Definì la cosa assai grave, tuttavia disse di contare sempre sulla promessa che l'Italia sarebbe stata rappresentata, cosa che secondo lui avrebbe facilitato l'adesione di altre nazioni. Lo informò poi che i socialisti inglesi avevano stilato due manifesti in risposta ad un documento dei deputati socialdemocratici tedeschi nel quale si invitavano i socialisti europei a non partecipare al progettato congresso tradunionista e infine che il secondo congresso annuale delle Trade Unions, tenutosi a Bradford, aveva votato con 66 voti contro 5 a favore della nazionalizzazione del suolo e che anche i risultati del plebiscito sulle otto ore erano favorevoli. Vede quale progresso facciamo? [...] Venga dunque a Londra a darmi una bella stretta di mano .27)
Avendogli Costa fatto presente che, essendo le società operaie italiane molto povere, non potevano inviare molti delegati al congresso londinese, e
24) Cfr. B. MALON, Le nouveau parti. IL he parti ouvrier et sa politigue, Paris, 1882, pp. 60-67. Si veda anche E. Ci VOLANI, Il pensiero politico di Benoit Malon all'epoca della sua collaboratone a La Plebe, in Annali della Fondazione L Einaudi, Torino, 1962, p. 299. Per un giudizio di Costa circa il carattere oppressivo del modello della socialdemocrazia tedesca si veda // martello del 19 novembre 1876. All'inizio del 1884 una sua affermazione non correttamente riportata dal Secolo sui tradeuonisti inglesi (che, godendo della libertà di coalizione, avrebbero giustamente rinnegato i mezzi rivoluzionari) causò una vivace polemica tra La questione sociale, vicina al Malatesta, e II Comune, organo del Partito socialista rivoluzionario (V, EVANGELISTI - E. ZUCCHINI, Storia del Partito socialista rivoluzionario 1881-1893, Bologna, 1981, pp. 100-101).
25) Cfr. P. DOGLI ANI, Un laboratorio di socialismo municipale. La Fronda (1870-1920), Milano, 1992, p. 31. Costa entrò in contatto anche con Edith Simcox, che nel 1884 collaborò tra l'altro iNtAvanti1..
>) Lettera di A. Smith ad A. Costa del 6 ottobre 1897 (Imola, Biblioteca Comunale, Fondo A. Costa, n. 80
27) Lettera di À. Smith ad A. Costa del 6 settembre 1888, ivi, n. 835. Per un profilo del Socialista imolese si veda N. CALASSI, Vita di Andrea Costa, Milano, 1989.