Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Inghileterra. Storia politica. Secolo XIX
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2000
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176 Gian Biagio Furiosi
Qualche mese dopo, la rivista turatdana riferi dell'esperienza amministrativa di Glasgow, dove le riforme attuate dimostravano che l'ideale socialista si realizza da sé, per forza di cose, perché coincide con il senso comune e con le necessità stesse della vita moderna.55) Sembrava dunque che il riformismo inglese, insieme al possibilismo francese, stesse facendo breccia nell'impostazione del nascente municipalismo della Critica sociale} Si aggiunga che alcuni esponenti socialisti, come Giuseppe Croce, Gregorio Agnini e Giuseppe Garibotti, presero parte, sempre nel 1895, al congresso di Londra sulla cooperazione,57) argomento sul quale il Garibotti aveva aperto una discussione sulla Critica sociale fin dal 1893.58>
L'esito elettorale inglese del luglio 1895 costituì però una doccia fredda per le speranze che Turati stava riponendo nei socialisti d'oltre Manica, che complessivamente non superarono i 50.000 voti.59) Allineandosi al giudizio della stampa socialista tedesca e austriaca, egli attribuì questo cattivo risultato alla mancanza d'unità nelle vedute e nell'azione politica degli operai del Regno Unito, al sistema elettorale maggioritario senza ballottaggio e, soprattutto, allo sviluppo eccessivo ed esclusivo del corporativismo, che [...] finì per incarcerare il pensiero e il movimento operaio nell'angusto cui di sacco delle lotte speciali di mestiere, chiudendogli i più vasti orizzonti della vera lotta proletaria .60)
Il mese successivo, tuttavia, egli ospitò sulla sua rivista un articolo di Guglielmo Ferrerò che tendeva annotava presentandolo a correggere il pessimismo da noi manifestato sul movimento socialista in Inghilterra. Il partito socialista, come Io si intendeva in Europa, osservava Ferrerò, era ancora embrionale in Inghilterra, e tale sarebbe restato a lungo, e forse
59 Un municipio modello in Critica sociale, 16 giugno 1895.
Cfr. in questo senso P. DOGLIANI, Un laboratorio di socialismo municipale cit, p. 31.
57) Cfr. W. BRIGANTI, I rapporti fra i cooperatori italiani e stranieri e in particolare fra la Lega Nazionale delle Cooperative e l'Alleanza Cooperativa Internazionale, in M. DEGL'IN-NOCENTJ, Il movimento cooperativo nella storia d'Europa, Milano, 1988, p. 202.
58) G. GARIBOTTI, La cooperazione al Congresso ai Reggio Emilia, in Critica sociale, 16 ottobre 1893, pp. 308-309. Il cooperativismo era tuttavia visto in modo fortemente critico, in quel periodo, da Turati, del quale restano famosi gli artìcoli dal titolo II miraggio delle cooperative sulla Critica sociale dell'agosto-settembre 1897.
W) Questi risultati scrisse Turati sono di natura da raffreddare alquanto le speranze che i socialisti del continente riponevano nel lento, ma incessante accostarsi delle masse operaie organizzate di Oltre Manica al socialismo, e possono forse modificare per quanto riguarda la Gran Bretagna i concetti consuetudinari nostri sul modo di svolgersi delia lotta di classe sul terreno politico (LA CRITICA SOCIALE, Elezioni in Inghilterra, in Critica sociale, 1 agosto 1895, p. 257).
m Ivi, p. 226.