Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Inghileterra. Storia politica. Secolo XIX
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2000
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182 Gian Biagio Furiosi
Dal canto suo Ivanoe Bonomi, che cominciava allora ad interessarsi di finanza locale, traeva spunti utili, in questo campo, dall'esperienza inglese,7 mentre anche alcuni socialisti che figuravano tra i promotori della nascente Associazione dei Comuni Italiani (ANCI), come Riccardo Bachi, guardarono come modello all'Associazione dei municipi inglesi.79 Del resto, se si considera che i cardini del programma amministrativo del PSI, quale emerse compiutamente dal congresso di Roma del 1900, erano essenzialmente l'autonomia comunale, la riforma della finanza locale e la municipalizzazione dei pubblici servizi, si spiega agevolmente come l'esempio inglese, assai avanzato in questi settori, fosse seguito con particolare attenzione, dalle cosiddette città giardino80) al Comune inteso come model employer.81)
Anche la Società Umanitaria progettò, all'inizio del Novecento, una scuola di formazione dei quadri dirigenti delle organizzazioni operaie prendendo a modello quella realizzata dalle Trade Unions con il Ruskin College.82) A partire dal 1900 la Critica sociale pubblicò un Notiziario municipale, nel quale lo spazio dedicato alle iniziative delle varie città inglesi era di gran lunga superiore rispetto a quello relativo ad altri paesi, mentre all'inizio del 1902 apparvero una serie di articoli di Mario Borsa dedicati a
fa vedere il nostro paese sotto una luce ben diversa' jjji/t, p. 390). Degl'Innocenti ha osservato come il marxismo di Tutati si ricollegasse certo all'ultimo Engels, del quale era rimasto corrispondente fino alla morta, ma fosse anche "filtrato" dalla lettura "ortodossa" datane da Kautsky, da Lafargue e perfino da Vandervelde. E come anche non fosse questo però un rapporto univoco ed esclusivo, perché l'arco dei suoi interlocutori andò allargandosi, da Jaurès ai Webb e ai fabiani. Anche per questa via Turati era diventato un leader del socialismo europeo (M. DEGL'INNOCENTI, Filippo Turati e la nobiltà della politica cit., pp. 134-135).
7 I. BONOMI, La finanza locale. I Congressi dei consiglieri comunali socialisti, in Critica sociale, 16 ottobre 1899, pp. 265-267. 1D., La nuova tattica, ivi, 16 dicembre 1899, pp. 326-328.
""0 R. BACHI, L'Associazione dei municipi inglesi, in La Riforma sociale, VII, 1900, pp. 600-604. Il Bachi era collaboratore della Società Umanitaria di Milano. Sul modello inglese nell'ANCI si veda O. GASPARI, L'Italia dei municipi. Il movimento comunale in età liberale (1879-1906), Roma, 1998, pp. 71-72.
*9 P, DOG Li ANI, // dibattito franco-italiano sul socialismo municipale in Europa, in M. RlDOLFl (a cura di), Alessandro Schiavi cit.
w-' M. PUNZO, // socialismo municipale in Italia: la fase di preparazione , in AA.W., trampolini e il socialismo riformista. //., Roma, 1981, p. 106. Vedi anche R. FERRARA, Socialismo municipale, in AA.W., Esperienze e studi socialisti. Scritti iti onore di U.G. Mondolfo, Firenze, 1957, p. 91.
W) P. MOSETTI -D. TACCHI NARDI, Le scuole professionali deH'UmanitanilaHa (1902-1914), in Nuova Rivista Storica sett,-dic. 1983, pp. 579-610 e C.G. LAG A ITA, Istruzione e lavoro nel socialismo milanese all'inizio del '900, in L. Rossi (a cura di), Cultura, istruzione e socialismo nell'età giotittiana, Milano, 1991, p. 96.