Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Inghileterra. Storia politica. Secolo XIX
anno
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2000
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183
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II modello inglese nel primo socialismo italiano 183
quanto in Inghilterra si stava facendo in rema di panifici, case operaie, cooperative, asili municipali e asili notturni.83)
SuWA vanti! degli stessi giorni Arturo Salucci, recensendo alcuni scritti dei Webb, introduceva nella pubblicistica socialista italiana il tema delT aristocrazia operaia **> mentre alla nuova rivista II Socialismo di Enrico Ferri fornirono la loro collaborazione alcuni socialisti inglesi, e lo stesso Sidney Webb inviò una lettera di adesione.8*)
In un crescendo d'interesse per la realtà inglese, nella primavera del 1902 YAvanti! pubblicò ben quattro articoli di Alessandro Schiavi (che stava allora entrando in contatto con alcuni socialisti fabiani, oltre che con intellettuali socialisti francesi e belgi) dedicati alla Trade Unions. Va precisato tuttavia che questo grande interesse non comportava un'automatica accettazione di quel modello organizzativo da parte dell'autore, che scriveva: Il proletariato inglese, che ha la più perfetta organizzazione di mestiere e la più fitta rete di cooperative, si trova in buone condizioni per prepararsi ad assumere l'eredità della borghesia nella direzione della produzione, ma ancora al meccanismo manca l'anima socialista, lo spirito di classe, e questi gli saranno dati da una più viva partecipazione alla vita e alle lotte politiche con un'azione propria.86)
Portando a sostegno le osservazioni di Marx e di Engels sulla insufficienza della sola lotta economica, e quelle di Kautsky sul pericolo di una chiusura corporativa delle unioni di mestiere, Schiavi affermava la necessità che, in Inghilterra come in Italia, il movimento operaio e il movimento socialista procedessero in concomitanza, come avveniva in Belgio, in Danimarca, in Germania e in Austria.87)
* M. BORSA, Pane e panettieri in Inghilterra* in Crìtica sociale, 1 gennaio 1902; he case operaie in Inghilterra, ivi, 16 febbraio 1902; Le cooperative e le società filantropiche, ivi, 1 marzo 1902; Asili municipali e asiti notturni, ivi, 1 maggio 1902. Sul modello di asilo sodate nella Crìtica sociale si veda S. TJL.IVIF.RI, Critica sociale ed emancipatone femminile, in AA.W., Scuola e società net socialismo riformista (1891-1926), Firenze, 1982, p. 227.
M) A. SALUCCI, La psicologia dell'organizzatore, in Avanti!, 10 gennaio 1902. Sulla diffusione anche in Italia del concetto di aristocrazia operaia si veda M. RIDOLFI, TV PSI e la nascita dei partito di massa 1892-1922, Bari, 1992. Sui Webb si veda L. RADICE, Beatrice and Sidney Webb.Fabìan Socialists, London, 1984. Sull'influenza della loro dottrina fuori della Gran Bretagna, M. PF.RLMAN, Labor Movement Theories: Post, Present and Future, in Industriai and Labor Kelations Revient, 1960, n.
*5) M. DEGL'INNOCENTI, Filippo Turati e la nobiltà della politica cit., pp. 145-146.
**) A. SCHIAVI, Gli scioperi e la produzione. IV. Le Trade Unions inglesi, in Critica sociale, 1 maggio 1902, p. 136. Gli altri articoli uscirono nei fascicoli del 1 marzo, 1 aprile e 16 aprile 1902.
7) ID., Gli scioperi e la produzione. In Italia, ivi, 1-16 luglio 1902.