Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia istituzionale. Secolo XIX
anno <2000>   pagina <187>
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SINISTRA STORICA E RIFORMA DELL'AMMINISTRAZIONE DEGLI AFFARI ESTERI SOTTO CRISPI
UN MODELLO ANTESIGNANO DI COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
È esistita, nel nostro Paese, dopo la rivoluzione parlamentare del 1876, una politica estera della Sinistra storica?') Non si tratta (come quasi certamente potrà apparire) di un quesito balzano o provocatorio.2)
Pur tenendo, infatti, debito conto del contesto fondamentalmente omo­geneo di rappresentanza oligarchica delle forze politiche espresse nel Parla­mento liberale, si ritiene che il concetto stesso di politica estera risultasse allora, in sostanza, estraneo alla cultura di quella Sinistra appena approdata all'esperienza di governo.
Ciò per numerose implicazioni, ideologiche e di merito, intimamente connesse con scelte di fondo che da quest'ultima non potevano dirsi condi-
i) Seppur riferite ad un periodo storico, il secondo dopoguerra, molto distante da quello qui preso in esame, sembra opportuno menzionare le considerazioni espresse di recente da Donald Sassoon: nessuno dei partiti socialisti con l'eccezione di quelli tedesco e italiano sviluppò una politica estera significativamente differente da quella dei partiti di centro e di centrodestra. (...) I partiti socialisti (...) non avevano un'organizzazione, né una comune politica estera, e nessuno strumento di coordinamento. Erano partiti nazionali la cui priorità assoluta era la politica nazionale. Quando si rivolgevano alla politica estera, abbracciavano le opinioni prevalenti sull'interesse nazionale. I loro sostenitori chiedevano a gran voce una politica estera "socialista". Ma la voce non era abbastanza forte. Non ci fu mai una "politica estera socialista", o, se non altro, nessuno sapeva dove trovarla , Cento anni di socialismo, La sinistra nell'Europa occidentale del XX secolo Roma, Editori Riuniti, 1997, p. 190.
2) Sul binomio politica estera della Sinistra e riforma del Ministero degli affari este­ri , di grande attualità oggi, come al tempo di Crispi (e, per tale ragione, qui oggetto di analisi, per molti versi, in parallelo cronologico), si veda, da ultimo, P. VIGO* 11 dibattito sulla riforma del Ministero degli Affari Esteri dal 1967 al 1997: un'analisi comparata, Roma, Istituto Diplomatico, 1998; La riforma introvabile. Le proposte di riorganiaione del ministero degli Affari esteri: una rassegna, in Politica internazionale, 1998, 1-2, pp. 209-220; A. Rizzo, L'Italia può aiutare la diplomazia europea, in La Stampa del 31 agosto 1998, p. 8; R. ROMANELLI, Fassino: La grande occasione per rafforzare il ruolo dell'Italia nel mondo , in // Messaggero di Roma del 31 agosto 1998, p. 16; G.G. MlGONE, .Feluche- troppo silenziose, in 11 Sole 24 Ore del I settembre 1998, p. 8; B. BOTTAI, Una nuova sfida per la diplomazia, in Avvenire del 3 settembre 1998, pp. 1-15.