Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia istituzionale. Secolo XIX
anno <2000>   pagina <192>
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Pietro Alberto Lucchetti
(Costantinopoli, Londra, Pietroburgo, Parigi, Vienna, Madrid e Berlino), nel periodo 25 marzo 1876-29 luglio 1887.
Luigi Corti permane presso la Sublime Porta dal 1875 (con la breve in­terruzione dell'incarico ministeriale nel 1878) al 1886. Costantino Nigra viene accreditato a Pietroburgo (dove rimarrà sino al 1883) il 18 giugno 1876, ma proviene da Parigi, dove ha presentato le lettere credenziali addirittura nel 1861. Lo sostituisce il generale Enrico Cialdini, che rappresenterà l'Italia fino al maggio 1881. Alla Corte di San Giacomo viene chiamato il 10 marzo 1876 Luigi Menabrea, sostituito, a sua volta, ancora da Nigra, la vigilia di Natale del 1882. Carlo Felice Nicolis di Robilant è accreditato presso la Duplice monarchia, ininterrottamente, dal 25 giugno 1871 al 1885. Edoardo De Launay, primo ambasciatore del Regno d'Italia a Berlino dal 1871, viene sostituito da Carlo Lanza il 7 agosto 1892. Giuseppe Greppi assume le funzioni di capo rappresentanza a Madrid il 13 maggio 1875 e lascia la capi­tale spagnola dopo oltre otto anni.
Milanese, di famiglia comitale di origine bergamasca, Greppi aveva vis­suto parte dell'infanzia alla corte parmense di Maria Luigia d'Austria e a Roma, presso Gregorio XVI. Nel 1842 inizia la carriera nella diplomazia austriaca; la prosegue nello stato sabaudo con Cavour, per concluderla bru­scamente con il collocamento a riposo da parte di Crispi, nel dicembre 1887.11)
A questo punto, siamo, però, già ai metodi e alla svolta determinati dall'avvento dello statista di Ribera.
Crispi e il Ministero degli affari esteri: una riforma precaria ?
Nella sua Storia politica e sociale, Ernesto Ragionieri, dedicando parte co­spicua all'età crispina e a Crispi, uomo della nuova borghesia , afferma:
n) Greppi verrà successivamente nominato senatore da Rudinì. Fu membro, nel 1912, della Commissione per l'esame del disegno di legge sulla sovranità italiana in Libia e, poco dopo, dell'altra commissione per la ratifica del trattato di Losanna, concluso con la Turchìa. Morì a Roma, nel 1921, a quasi 103 anni di età. Nel suo medaglione di Greppi, G. CERULLI IRELU, Diplomatici del passato: il conte Greppi, in Affari esteri, 1988, 77, ricorda il ruolo decisivo, svolto a Madrid da Greppi, approssimandosi la morte di Pio IX, per dissuade­re la corte spagnola dal far svolgere il conclave in terra di Spagna (l'ipotesi formulata era quella delle Baleari). A proposito della conclusione della camera di Greppi, Cernili Irelli scrive: Da Friedrichsruhe il Caspi tornò con il proposito di rinnovare la diplomazia italiana, cominciando proprio dal conte Greppi (...) come se fosse sua colpa il non aver evitato l'avvicinamento franco-cusso (...) Il Greppi fu chiamato a Roma a conferire e a ricevere nuove direttive. Il colloquio con il Crispi si svolse in una atmosfera di apparente affabilità; (...) Qualche giorno dopo, dai giornali apprendeva la notizia del suo ingiustificato collocamento a riposo (op. ci/., p. 137).