Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia politica. Secolo XX
anno <2000>   pagina <206>
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206 Vincenzo G. Pacifici
sponìbilità di Giolitti. Le dichiarazione categoriche contro lo sciopero nei pubblici servizi cancellano nella Camera Alta, a sentire Tittoni, l'impres­sione sfavorevole suscitata dalle troppo tiepide affermazioni rese giorni prima dal ministro dei Lavori Pubblici Tedesco.
E questa una mossa accorta, utilizzata da Tittoni per ribadire il suo primato sui membri del gabinetto e per sottolineare l'anomalia di un mini­stero acefalo. Il 4 marzo lo stesso Tittoni e il guardasigilli Ronchetti si incontrano con Giolitti, il quale comunica loro di aver presentato le dimis­sioni, indotto dalla sua grave malattia, e di aver designato come suc­cessore Alessandro Fortis. Nonostante le insistenze, Giolitti si mostra irre­movibile e incarica i due di riferire la decisione al Parlamento, che, tra la sorpresa generale , riceve la notizia.
Tittoni prosegue, ricordando che l'incarico a Fortis non ebbe sul mo­mento seguito per la necessità di chiarire la situazione a beneficio suo.
Così io venni a trovarmi in una bizzarra situazione. Il Re m'invitò ad assu­mere l'interim della Presidenza del Consiglio ed a ricondurre alla Camera il ministe­ro dimissionario, senza che le sue dimissioni fossero ritirate, ma rimanendo sempli­cemente sospese, per chiedere non già un voto in proprio favore, ma un voto a beneficio di altri che valesse quale indicazione alla Corona.4)
Giolitti, che aveva ricevuto dal sovrano l'incarico di preparare il de­creto per la nomina di Fortis,5) nelle Memorie esclude si trattasse di una crisi da discutere in Parlamento e con il Parlamento e la considera semplice­mente una faccenda interna alla maggioranza, provocata da una cosa affatto personale,6) sulla scorta anche di una lettera del 16 marzo, in cui lo stesso Tittoni, quasi a futura memoria , garantendo la piena continuità con le linee programmatiche giolittiane, riconosce che l'interim conferitogli , costituisce una soluzione puramente provvisoria poiché siamo d'intesa che dopo il voto della Camera (qualunque sia per essere) il Ministero si ritirerà rimettendo Ìntegra la posizione nelle mani del Re J)
*) TOMMASO TITTONI, Nuovi scritti di politica interna ed estera, con prefazione di GUIDO MAZZONI, Milano, Treves, 1930, pp. 229-230.
9 A.C.S., Carte Giolitti, Fondo Cavour, se. 6, fase. 15, s. fase. 6, lettera di Ugo Brasati, primo Aiutante di Campo Generale del Re del 10 marzo 1905.
{>) GIOVANNI Giaurri, Memorie della mia vita, con uno studio di OLINDO MALAGODJ , Milano, Treves, 1922, voi. 1, p. 229.
È pubblicata in Dalle carte di Giovanni Giolitti. Quarantanni di politica italiana. II. Dieci anni al potere. 1901-1909, a cura di Giampiero Carocci, Milano, Feltrinelli, 1962, p.