Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia politica. Secolo XX
anno <2000>   pagina <217>
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T. Tittoni presidente del Consiglio ad interim 217
Impegna alla ricerca di una soluzione, capace di rialzare l'autorità ed il prestigio della pubblica autorità con un nuovo gabinetto in grado di rinvigorire l'azione dello Stato, l'ordine del giorno illustrato da Ema­nuele Gianturco e sottoscritto da altri 5 deputati dell'area di centro destra (Emilio Bianchi, Gualtiero Danieli, Cesare Fani, Carlo Fabri e Giulio Ru­bini).)
Fedele al programma riformistico della sinistra liberale e in primo luo­go alla laicità dello Stato, è il documento del solitario Tommaso Villa, epigono dei principii ispiratori del dicastero Zanardelli e perciò ostile all' av­vento di un partito guelfo impersonato da Tittoni.41)
Il presidente Marcora ha il non facile compito, dopo uno studio par­ticolare, di classificare, in una situazione caotica, come poche altre nell'in­tera storia dell'assemblea, gli ordini del giorno presentati. Quattro dovuti a Brunialti, Chimirri, Casciani e Tecchio, puri e semplici, hanno avuto motivazioni opposte, due di sfiducia sono stati presentati da Salandra e da Colajanni, altri quattro di Daneo, Gallo, Sacchi e Cavagnari chiedono rispet­tivamente riforme democratiche e Governo omogeneo, indirizzo demo­cratico, Governo schiettamente democratico, politica liberale demo­cratica .
Marcora segnala che il Ministero, espresso il proprio gradimento sul documento sottoscritto da Marsengo Bastia, ne ha sollecitato il voto favore­vole dell'assemblea. Sono in parte simili le richieste di Villa e di Gianturco mentre insistono su un governo liberale e riformatore sia Ciuffelli quanto Sonnino ed infine hanno carattere complesso i documenti di Pantano e di Bissolati.42)
Secondo la consuetudine parlamentare la precedenza nel voto viene accordata agli ordini del giorno puri e semplici. Brunialti conferma il proprio, al quale attribuisce il significato di una sfiducia al gabinetto, ed è il primo ad essere sottoposto al giudizio della Camera, che lo respinge con 281 no e 160 sì. Tra i consensi ottiene quelli di Salandra e del gruppo sonniniano.
Dopo l'accantonamento degli altri, si passa all'esame dell' ordine del giorno Marsengo Bastia, votato per appello nominale, richiesto, secondo la
9 Ivi, pp, 1667-1668.
4n Ivi, pp. 1669-1670. Alratteggiamento favorevole a Tittoni assunto dai deputati bre­sciani alluderà in termini crìtici l'articolo redazionale Gli episodi di una crisi ministeriale, apparso nella Rivista popolare di politica, lettere ed arti XJ (1905), n. 6, pp. 144-145, diretta da Napoleone Colajanni. Un'analoga posizione di riprovazione è espressa il 27 marzo anche nell'organo democostituzionale Sentinella delle Alpi.
42) A.P., Camera, leg. XXÌJ, sess. 1904-1905, Discussioni, voi. II, pp. 1670-1671.