Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia politica. Secolo XX
anno <2000>   pagina <218>
immagine non disponibile

218 Vìncendo G. Pacifici
norma regolamentare, da 15 deputati, tutti di area giolktiana, tra i quali Vito De Bellis, Emilio Faelli e Carlo Schanzer.
Sono favorevoli 273 deputati e contrari 88, gli astenuti 3. I nomi più noti dei consenzienti sono quelli di Guido Baccelli, Giuseppe Biancheri, Luigi Luzzatti, Ferruccio Macola, Vittorio Emanuele Orlando e Sebastiano Tecchio. Voto negativo è espresso da molti deputati di Sinistra.43)
L'indomani, nella sua terza seduta, il Consiglio [dei ministri] delibera ad unanimità di presentare a Sua Maestà le dimissioni dell'intero Gabinet­to.44) Poche ore più tardi Tittoni partecipa la notizia alla Camera, pre­cisando, secondo la formula rituale, che il Ministero rimane in carica per il disbrigo degli affari ordinari e per il mantenimento dell'ordine pubblico.45)
Avversato, censurato e criticato per le sue posizioni di presunto filo-cleri calesimo, Tittoni non ha mai trovato tra i tanti detrattori chi gli abbia addebitato nella vicenda del marzo 1905 ambizione e sete di potere e l'indagine storica ha il dovere di considerare, non può ignorare questo suo impegno corretto, questo suo disinteresse raro, se non unico. Fu indubbia­mente un locum tenensì in ambito politico non autosufficiente46) ma porta­tore di una mentalità, di una tradizione e di una esperienza radicate, desti­nate con Giolitti, al più, ad una collaborazione. Nel 1903, intatti, agli inizi dell'esperienza governativa, il presidente del Consiglio, preoccupato di una crescita eccessiva del neo ministro degli Esteri, terrà a garantire all'ambascia­tore francese a Roma una sorta di sua supervisione.47)
Non è affatto privo di senso il fatto che Giovanni Spadolini abbia in­titolato un lungo capitolo, il secondo, del suo volume Giolitti e i cattolici (1901-1914)**) L,'ombra di Tittoni, riconoscendo ali 'outsider romano un ruolo di grande rilievo nella politica di pacificazione e di distensione pro­mòssa nel 1904 da Giolitti.
) Ivi, pp. 1672-1674.
**) A.C.S., Verbali, voi. 7, p. 732.
45> A.P., Camera, leg. XXII, sess. 1904-1 POS, Discussioni, voi. Il, p. 1679, seduta del 25 marzo.
*9 Per il 1909 Ullrich giunge a parlare di un vero e proprio settore, una corrente, facente capo a Tittoni (H. UU.IUCH, La classe politica cit., voi. I, p. 376).
P.L, BALLINE, Luigi Lucuti e la conversione della rendita del 1906, in Luigi Lus atii e il suo tempo. Atti del Convegno internaSQonale dì studio (Venezia, 7-9 novembre 1991), raccolti da P.L. BALUNI e PAOLO PECORAI*I, Venezia, Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, 1994, p. 307.
48) Firenze, Le Monnier, I960, pp. 37-87.