Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia politica. Secolo XX
anno <2000>   pagina <221>
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T. Tittoni presidente del Consiglia ad interim 221
su un grande segmento di cerchio, che va dai banchi del centro sinistro a quelli dell'estrema destra: ma ha troppi cunei inframezzati e divisori. Non è di piccolo conto il cuneo di destra e vorrà far sentire la sua punta aguzza. Più rilevante ancora è, al centro, il gruppo dell'on. Sonnino; e poi c'è quello che sarà il più molesto e pericoloso fra tutti: il cuneo della fazione che si è data a capo il Gallo .
Del tutto opposto con certezze, più che con speranze, è l'avviso espresso dalla Tribuna, che parla di una maggioranza giolittiana sempre lì presente a sé stessa, tenuta coerente e salda da vincoli politici .
L'Osservatore Romano non manca di seguire la situazione, manifestando un avviso certamente negativo ma non privo di apprezzamento e di com­prensione, e in fondo di simpatia, per il senatore romano, presidente interi­nale, definito una delle menti più equilibrate, e degli uomini più eminenti del Parlamento italiano. Il 24 marzo vengono nutrite perplessità sulla com­posizione eterogenea della compagine, in cui figurano l'ex-repubblicano Fortis e rultramonarchico e conservatore Tittoni, il quasi scamiciato Ronchetti e il moderato Orlando. Emblematico dell'atteggiamento assunto dall'organo vaticano è il commento sulla cruciale e tormentata seduta del 23:
Le dichiarazioni fatte [...] dall'on. Tittoni, che a molti sembrarono povere e deficienti, parvero a noi opportunamente sobrie e corrette: le uniche anzi che nelle condizioni presenti egli potesse fare. Discorso abbastanza abile e indovinato, e che avrebbe potuto dirsi anche felice, se non fossero stati due i punti deboli del medesimo. Uno quello di dover parlare di cose e difender cose alquanto impalpabili, quale fu il programma dell'on. Giolitti dall'ultime elezioni in poi; l'altro di aver pagato un tributo, al quale nessun liberale italiano sembra capace di sottrarsi, il tributo cioè alla tirannia dell'anticlericalismo, con la cura affannosa quanto puerile, di allontanare da sé un'accusa di clericalismo che niuno al certo né di parte sua né di parte nostra avrebbe preso sul serio, ma che sarebbe stato per lui un dar prova di vera superiorità lasciar cadere senza risposta .
Al pari di quelli de L'Osservatore Romano non possono davvero essere ignorati i commenti del quotidiano vicino alle posizioni di Sonnino, certa­mente non per le previsioni sul parlamentare incaricato, risultate errate, quanto per le considerazioni sul significato della svolta, poi abortita, e sulla mancanza di adeguate e costruttive prospettive politiche. Giovedì 16 marzo // Giornale d'Italia segnala tra le ipotesi di soluzione dell'intricata crisi, quella più strana , in base alla quale Fortis.'
sfiduciato e disgustato, rassegnerebbe il mandato; e alla Camera si presente­rebbe il vecchio Ministero senza presidente, o con un presidente per interim. Chi