Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia politica. Secolo XX
anno <2000>   pagina <233>
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// Partito Democratico Costituzionale 233
tanto da suscitare nell'opposizione cattolica, di Estrema Sinistra ed anche all'interno del gruppo talamista stesso, un crescente malcontento per gli abusi di tanti suoi fautori denunciati dalla stampa avversa e confermati dal­l'autorità prefettizia.29)
Nel capoluogo sardo, alle elezioni comunali del luglio 1906, vince la lista municipalista guidata dall'ex sindaco Bacaredda e appoggiata dal democostituzionale Carboni Boj.30> La lista, per il suo programma non anti­clericale, fruisce anche del sostegno di una parte consistente dei cattolici.31)
3. Attività parlamentare ed extra-parlamentare del P.D.C.: continuità con Zanar­delli?
Analizzeremo gli interventi alla Camera, ma anche su giornali e riviste, dei ministri e deputati democostituzionali per valutare la continuità o di­scontinuità con il programma zanardelliano; accenneremo ai contrasti pro­grammatici tra Giolitti e Zanardelli nel periodo del Governo presieduto dallo statista bresciano32) e quale linea i democostituzionali hanno seguito.
Il periodo 1904-1906 è stato, per il gruppo, d'attesa in vista di un ri­torno al Governo con lo scopo di influenzarne l'indirizzo. Con l'assunzione nel maggio 1906 di diversi ed importanti Ministeri da parte di deputati
**) LUIGI Rossi, Una provincia meridionale nell'età liberale. Prefetti, elettori e deputati del salernitano, Salerno, Palladio, 1986, p. 234. Sui metodi utilizzati da Talamo a livello locale atti alla formazione di un partito politicamente amorfo, ma forte per la tradizione del potere e per i vincoli d'interesse e di gratitudine rinsaldati sempre da qualche nuova conces­sione, ivi, pp. 234-235. La cit. è tratta da una relazione del sottoprefetto di Vallo del 4 marzo 1908. Per l'impegno sempre crescente dei cattolici, pp. 227-233. Per quello dei socialisti, pp. 219-227.
*9 EUsrioni. A Cagliari', in La Vita, 1 agosto 1906.
3n Le elezioni amministrative. L'assemblea dei cattolici, in L'Unione sarda, 22 luglio 1906. Sono stati, invece, sottolineati solo gli aspetti reazionari e antisocialisti dell'appoggio cattoli­co. ALDO ÀCCARDO, Cagliari, Bari, Laterza, 1996, pp. 131-133.
32) Sul difficile connubio Zanardelli-Gioii tri, vedi MARCO SAGRESTANI, Il fallimento dell'esperimento liberaldemocratico di Zanardelli, in Clio, a. XIV (1978), n. 3-4, luglio-dicembre, in particolare pp. 383-414. Subito dopo le dimissioni di Zanardelli da capo del Governo (ottobre 1903) La Stampa di Torino, organo filo gjolittiano, scriveva che fra lo statista bresciano e Giolitti non corre assolutamente buon sangue. Zanardelli non nasconde i suoi sentimenti di animosità verso Giolitti ed è difficile che i suoi sostenitori possano sostenere sinceramente un Gabinetto Giolitti. La partenza per S. Rossore dei latore della lettera di dimissione, in La Stampa, 21 ottobre 1903. In questo senso / ministri dimissionari vorrebbero restare, in Corriere della Sera 22 ottobre 1903.