Rassegna storica del Risorgimento

AQUILA ; BIBLIOTECHE ; TERAMO ; CHIETI
anno <1921>   pagina <634>
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ErsiUo Michel
(l'ultima volta nel 1872). Il secondo fu prima maestro nel Collegio di Marina a Napoli, poi chirurgo della stessa B. Marina napoletana, e da ultimo, per non breve periodo di tempo, professore di materie mediche nell'Università. Non prese parte attiva alle agitazioni con­tro il Governo borbonico, ma fu amico di molti liberali e, secondo afferma il nipote in eerti brevi cenni biografici, favorì segreta­mente la causa nazionale. Alle carte che riguardano gli uffici da lui ricoperti e gli incarichi ricevuti si accompagnano alcuni suoi componimenti poetici di assai scarso valore letterario e che non contengono nessuna allusione politica, se se uè eccettui un sonetto satirico indirizzato il 3 aprile 1866 agli studenti di Napoli. Altri pochi manoscritti meritano di essere rammentati e par­ticolarmente un registro delle deliberazioni del Consiglio provin­ciale di Abruzzo Citeriore per gli anni 1829-1831, alcuni docu­menti relativi al movimento della popolazione nella provincia di Chieti per il 1858, vaile note di sottoscrizione e di offerte vo­lontarie per l'acquisto dei fucili della Guardia. Nazionale (1860).
Tra le opere a stampa sono molto importanti i libri lasciati per testamento da Angelo Camillo De Meis perchè molti di essi sono annotati a lapis, pagina per pagina, di mano di lui, sicché ci è dato cogliere sul vivo il metodo analitico tenuto nel leggere e nello studiare dal grande patriotta e scrittore abruzzese (1).
Assai pregevole è pure una raccolta di opuscoli, di bandi, di decreti, di regolamenti, e di fogli volanti: tra questi ultimi sono degni di particolare menzione le iscrizioni, le poesie, gii indirizzi ai militi del 10 reggimento di linea reduci dai campi di Lom­bardia (Chieti, 3 agosto 1848). Molto ricca e altrettanto prege­vole è un'altra raccolta di opuscoli, di fogli e documenti vari, donati di recente dal comm. Cesare de Laurentiis, tutti di argo­mento abruzzese.
Scarso è il numero dei giornali e quasi tutti di contenuto letterario. Mancano interamente, per il periodo più fortunoso della nostra rivoluzione, i giornali politici.
(1) Altri libri del De Meis, àrea 4500 volumi, ugualmente postillati, Fu­rono lasciati per testamento al nativo paese di BucchiaiMoo, Sono divisi e oafe tàiogati in tre gruppi : ì.) Medicina, scianae flsiohe e nrituaifgl Letteratura e filosofia; 3.) Geografia e storia.