Rassegna storica del Risorgimento

AQUILA ; BIBLIOTECHE ; TERAMO ; CHIETI
anno <1921>   pagina <639>
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degli scrittori, ed il desiderio sentito da tutti di menare le mani contro le prepotenze dell'Austria, spavalda e tiranna.
Lo Spettatore, dopo V Antologia, fu tra le riviste fiorentine, la piti bella e più seria. Successe a La PoUmazict di Amelia Paladini, sotto l'abile direzione di Geiestiuo Bianchi, ed il primo numero uscì il 4 febbraio 1855, edito dal Barbera, con pro­gramma modero ma succoso, è) con premessa di divenire il centro del sapere toscano in tutte le discipline, pur senza ombra di municipalismo, desiderando il fondatore che il giornale com­prendesse nelle sue cure tutta la patria italiana. A questo scopo si era procurato collaboratori e corrispondenti in tutti i centri della penisola. I propositi di questo programma confortavano il Tommaseo che scriveva: Le assennate parole che annunziano Lo Spettatore ne danno già buon augurio e potrebbero recarsi a queste: annunziai, e additare gl'incrementi morali della civiltà nella Toscana e nelle -altre provineie d'Italia .
Fino dai primi numeri si rivelò il successo della rivista, che ebbe articoli di Cesare Guasti, di Niccolò Tommaseo, Ago­stino Saredo, Celestino Bianchi, Alfredo di Bemmont, Giuseppe Arcangeli, Alessandro D'Ancona, Marco Minghetti, Bartolomeo Trinci, Ermolao Rubieri, Angelo Conti, Virginio Angeli, Sta­nislao Bianciardi, Leopoldo Galeotti, Emilio Frullani, Emilio Visconti Venosta, Silvestro Oentofanti, Rosalia Amari, Olindo Bai-santi, Enrico Nencioni, Paolo Emilio Giudici, Francesco Do­menico De Santis, Giulio Oarcano, Francesco Silvio Orlandini, Vincenzo Salvagnoli, Angelica Palli, Pietro; Selvatico, Camillo Boito, Giosuè Carducci, e tanti altri divenuti glorie autentiche del nostro risorgimento, stelle fulgenti usi campo della lettera­tura, della politica, dell'arte, come Giovali Battista Niccolini, l'i­dolo della rivista.
Quattro anni dello Spettatore, scrive, giustamente Pietro Barbera, testimoniano della serietà del tentativo di dare al­l'Italia un giornale letterario da stare alla pari del Crepuscolo milanese, assecondandone in Toscana le funzioni letteraria e politica; essi provano sostanza nel l'indirizzo, assennata scelta dei collaboratori di cui alcuni erano già cresciuti e stimati, altri promettevano di fare strada nelle scienze e lettere .
Ed infatti, la raccolta dello Spettatore, formerà sempre oggetto di esame e di studio, in quanti s'interessano delle cose italiane nel periodo epico del nostro risorgimento, e della gio-