Rassegna storica del Risorgimento

AQUILA ; BIBLIOTECHE ; TERAMO ; CHIETI
anno <1921>   pagina <642>
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Istriani, che conservarono immacolata V impronta latina, finché per invasione barbarica passò al capo di Carinzia, pur rima­nendo subfendo del vescovo di Fola, rimasto inalterato fino al 1787. Soltanto nel 1465, il Duca Wolfango di "Valses Io cè­dette come suo retàggio all' imperatore Federico in d'Austria che incorporò negli Stati della corona costituendone però un corpo isolato, 'fè legato da alcuna dipendenza amministra­tiva, anche perchè i fiumani non vollero so fctomett ervisi, come cosa contraria al sentimento di quelle libere popolazioni* Trieste e Fiume formarono due vere repubbliche, o quello che oggi si dice la souzerainetó degli imperatori austriaci. Maria Teresa nel 1848 onde por fine ad' uno stato di cose amministrativa­mente intollerabile, ideò un nuovo ordine politico amministra­tivo, costituito dall'unione delle città marittime di Aquileia, Trieste, Fiume, Buccari e Portoró, formanti una nuova provincia appellata Provincia mercantile del LhHorale, finché nel 1796, fu assegnata alla Croazia già unita con l'Ungheria, non senza una generale del Maggior Consiglio. La protesta condusse Maria Teresa ad unire il porto di Fiume, sotto lo specioso pretesto di porto del commercio ungarico, assegnandogli speciali privi­legi. Napoleone ne fece un corpo del regno d'Uliria, mentre successivamente tutto tentarono gli Asburgo per rendere Fiume croata senza mai riuscire nel loro desiderio, perchè l'idead'ita-lianitàr andò maggiormente estendosi le polveri rimasero ac­cese fino all'ultima guerra.
L'italianità di Fiume conclude giustamente VA. 'Sèuié limpida e fluente dal suo suolo composto di frammenti romani; le sue tradizioni diramano, come la raggiera di un semicerchio, dal nucleo centrale costituito dal ius itaUcum, la sua storia non è che un capitolo della storia d'Italia; le sue consuetudini ed i suoi costumi la fanno sorella di Trieste che fu figlia dì Joma; la sua parlata la WÉb pei' propaggine di quella Venezia che nel medio evo ' fa la continuati-i ce della missione delVfeè eterna. Gli è perciò ed in base a gg che essa sì sente italiana e vuole unirsi all'Italia e la sua volontà è:tanto ferma e de­cisa É uo diritto tanto sacro e sacrosanto, che non arretrerà davanti a nessun ostacolo pur di conseguire l'intento agognato e raggiungere lo scopo prefissosi .
GAETANO BADH.