Rassegna storica del Risorgimento
AQUILA ; BIBLIOTECHE ; TERAMO ; CHIETI
anno
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1921
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pagina
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645
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blicazioni speciali come quelle dovute a G. Sforza sul Conte di Cavour e su regestì inventari di documenti pubblici e privati relativi al risorgimento, e ad Adolfo Colombo per l'epistolario di Vittorio Emanuele H, in tre nutriti volumi. Nel primo il compianto Mario degli Alberti ha pubblicato notevoli lettere di Carlo Emanuele IV, di Carlo Felice, di darlo Alberto e di altri dal 1814 al 1824; con il secondo Vittorio Gian ha dato alla luce l'importantissimo epistolario ilSoberti-Pinelli (1833-1849), al quale A. Colombo ha aggiunto in questa Rivista un notevole ltterone inedito; nel terzo, quello di cui ci occupiamo, lo stesso Colombo, solerte direttore del Museo del Risorgimento e infaticabile esploratore di archivi privati schiusigli liberalmente dalle più illustri famiglie subalpine, si occupa della famiglia d'Azeglio.
La nobile famiglia dei Tapparelli conti di Lagnasco, più nota sotto il predicato d'Azeglio dopo il matrimonio un Giuseppe Lorenzo Tapparelli con Teresa dei signori d'Azeglio e di Montanera, s'è istinta nel 1890, ma la sua memoria rivive nell'opera Pia Tapparelli d'Azeglio eretta in Saluzzo in onore del munifico ultimo discendente della famiglia illustre. Ivi è conservata una serie importantissima di documenti di Cesare, Costanzo, Roberto, Massimo, Prospero ed Emanuele d'Azeglio, che il Colombo, per suggerimento del compianto B. Manzoni, intrapprejp j a studiare da anni. Le ricerche naturalmente si estesero a collezioni integrative conservate nella Biblioteca Civica, nel Museo del Risorgimento di Torino e nell'archivio Torelli di Novara, e nel 1914 il volume era pronto per la stampa, subendo poi il ritardo della conflagrazione mondiale.
Dopo la pubblicazione dell'attuale volume, la famiglia d'Azeglio assurge, per merito del Colombo, aU'annnirazione e alla venerazione di cui gl'Italiani onorano, con orgoglio, numerose famiglie del Risorgimento, principalissìme quelle dei Oairoli e dei Ruftìni Attorno a taluni personaggi balzano episodi e afletti; si amplia il quadro e la luce si diffonde su figure vicine, per affetto e per operosità efficace, al protagonista già noto. Come accanto alla figura gigantesca di Giuseppe Mazzini, prende ormai posto, con la Sidoli, la madre di lui e le dolci figure delle sorelle Francesca e Antonietta; cosi presso la notissima figura del romanziere, pittore, scrittore politico, uomo di stato, Massimo d'Azeglio, si affacciano stabilmente al proscenio della storia il padre suo Cesare d'Azeglio, i fratelli Roberto e Prospero, la cognata