Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storia amministrativa. Secolo XIX
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2000
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L riforma Baccelli 519
do affermava che con l'autonomia si volevano porre le università fuori dello stato. Era evidente infatti che il progetto Baccelli non intendeva dare alle università la piena sovranità e che queste avrebbero continuato ad essere istituti finanziati e controllati dal centro, anche se in misura notevolmente ridotta rispetto al passato.25) E che la coincidenza tra ingerenza amministrativa dello Stato nelle università e formazione dello Stato moderno26) sottintendeva in realtà un discorso più vasto, che richiamava in causa il ruolo assolto dall'università nel processo di costruzione dello stato nazione. Un ruolo considerato determinante e lungi dall'essere esaurito.
Ben prima che Spaventa formalizzasse gli orientamenti statalistici in un'elaborazione teorico-giuridica compiuta, questi avevano già abbondantemente circolato.27) A tal proposito non si può non accennare alle riflessioni del costituzionalista dell'Università di Napoli Giorgio Arcoleo riguardo l'università come fattore forte dell'organismo dello Stato . Fu sempre grazie al giornale di Franchetti e Sonnino che i cinque articoli da lui dedicati alla riforma Baccelli, comparsi per la prima volta nel dicembre del 1882 sul Piccolo di Napoli un giornale con un discreto pubblico, ma pur sempre un giornale locale28) ebbero la possibilità di circolare presso un pubblico ampio e qualificato.
Rispetto al discorso spaventiano, la prospettiva del giurista siciliano era assai meno teorica. A muoverlo era infatti un atteggiamento più empirico, incentrato sull'osservazione del contesto sociale. L'insistenza sulla funzione sociale dell'istruzione superiore nel suo rispondere a un certo grado di coltura nazionale, di educazione politica riportava al centro il ruolo dello Stato,29) non tanto come unico ente autonomo, quanto come soluzione alle carenze della società, in altre parole come motore di sviluppo. La concessione di una maggiore autonomia si leggeva nell'articolo presupponeva un organismo sviluppato , in grado di garantire un livello d'istruzione scientifica meglio che non possa o voglia io Stato e che
A. LA PENNA, il modello tedesco e il modello francese cit,, p. 262.
) AP, CD, Discussioni, 23 gennaio 1884, p. 5358.
271 // progetto baccelli, in La Rassegna, 17 dicembre 1882, // progetto Baccelli per l'istruzione superiore, ivi, 30 dicembre 18631
l In mancanza di uno studio specifico, per ricostruire le vicende del Piccolo e dei suoi lettori sono utili: P. RUSSO, Noti su trenCanni di giornalismo a Napoli (1860-1890), in appendice a Guida alla mostra della stampa periodica napoletana dal 1799 al 1960, pp, 553-565; e la voce dedicata al mio direttore, Rocco De crbi, da L Strappini in Dizionario biografico degli italiani, voL 39, Roma, 1991, pp. 622-627.
> G. ARCOLEO, il progetto Baccelli sull'istruzione superiore, in // Piccolo, 15, 17, 21 e 26 dicembre 1882.