Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia amministrativa. Secolo XIX
anno <2000>   pagina <534>
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Martina Sime.fi
critiche riguardanti la noncuranza, che il ministro aveva dimostrato nei ri­guardi del giudizio degli universitari non sembrano poter offrire una ragione sufficiente a giustificare uno scontento e una mobilitazione di proporzioni così vaste.
In gioco erano questioni ben più concrete rispetto al desiderio nobile e legittimo di chi conosceva dall'interno la realtà che si andava a riformare di voler dire la sua. Si trattava piuttosto del timore che l'introduzione di un sistema autonomistico avrebbe comportato la perdita di tradizionali prero­gative.7 Un'idea questa, resa esplicita dalla definizione di legge dei profes­sori che D'Ovidio dava della riforma intesa nel senso di legge della filossera, dove il vorace e distruttivo insetto rappresentava la legge e i professori la pianta minacciata.
Tra le varie disposizioni che si sarebbero potute ripercuotere diretta­mente sulla vita degli accademici vi era l'abolizione degli esami speciali sulle singole materie che, permettendo agli studenti di conseguire il titolo dotto­rale senza frequentare le lezioni, rischiava di svuotare gli atenei. Inoltre, le retribuzioni avrebbero potuto subire un notevole abbassamento anche in considerazione del fatto che, come già sì accennava, il progetto intendeva reintrodurre il pagamento diretto dei singoli corsi da parte degli studenti.77) Il fatto poi che maggior parte dei giovani si iscrivesse all'università per avviarsi a carriere di tipo professionale rischiava di creare forti disparità tra gli introiti dei docenti titolari delle materie richieste dall'esame di Stato e quelli dei docenti di altre materie che, trovandosi di fronte ad aule semide­serte, si sarebbero visti costretti a moltiplicare le ore di lezioni di spolve­ro e fare una indelicata questua di uditori delle cosiddette docenze libere, onde intascare una maggior copia d'iscrizioni alle medesime .7
Nella medesima direzione andava la liberalizzazione delle forme di re­clutamento. Il sistema di cooptazione che pure il ministro aveva cercato di introdurre con cautela, demandandone l'applicazione a cinque anni dall'en­trata in vigore della legge, rendeva possibile il sorgere di profonde disparità fra tanti accademici sottopagati e un ristretto numero di happy few contesi da varie sedi a suon di onorari.
7*) L, BRRUNGURR, L'autonomia universitaria cìt.
"") Intorno agli esami di Stato come motivo scatenante dell'opposizione incontrata dal progetto Baccelli era i docenti, con particolare riferimento a quelli di medicina, si rinvia: A. FORTI MESSINA* 11 sapere e la clinica, ha formai/otte professionale del medico nell'Italia unita, Milano* Franco Angeli, 1998, pp. 119-124.
78) CF, GABBA, // nuovo disegno di figge intorno alla istruzione superiore in Italia //, in ha Perseveranza, 29 marzo 1883.