Rassegna storica del Risorgimento
STATO ; MANIFESTO
anno
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2000
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Marco Gìomint
stato, N.d.A.] finora nell'ordinamento politico?. È questo trittico di domande che evidenzia lo spirito che anima l'abate francese e tutta quella classe politica, la borghesia, che si pone come obiettivo, sotto la spinta delle idee liberali, quello di assumere nelle proprie mani la guida della Francia, sciogliendosi essa stessa in primo luogo da tutte le pastoie che avevano imbrigliato il paese nel corso di un millennio di Medio Evo, di quel Medio Evo che solo la dichiarazione del 4 agosto e la Déclaration del 26 successivo avrebbero definitivamente e repentinamente spazzato via.
H Terzo stato era da tempo Tasse portante della Francia prerivoluzionaria, non tanto in termini politici, quanto in termini strettamente produttivi;1) sotto questo aspetto Sieyès incarna perfettamente il momento storico in cui si trova ad operare: con il suo pamphlet egli dimostra di aver preso coscienza e soprattutto vuole far prendere coscienza a tutta la borghesia francese che si appresta a divenire classe rivoluzionaria2) dell'anacronismo dei rapporti sociali che fino ad allora avevano costituito i pilastri della Francia governata dalla monarchia assoluta, anch'essa retaggio di rapporti socio-economici ormai superati e fortemente stridenti con i tempi.
La Francia che Sieyès così acutamente osserva è la Francia dei privilegi clerical-nobiliari che sclerotizzano l'assetto globale del paese e che ne impediscono il balzo verso la modernità politica ed economica; altrimenti detto parafrasando il pensiero dell'abate rivoluzionario la Francia che egli ha davanti agli occhi e che rappresenta nel suo pamphlet è un paese senza nazione.3)
*) Questa quarta classe comprende lavori che vanno dalle professioni liberali e scientìfiche più distinte fino ai servizi domestici meno considerati. Questi sono lavori su cui si regge la società. Chi li sopporta? Il Terzo stato. E.-J. SlEYÈS, Che cos'è il Tero stato?, in Pro e contro la Kivolusjone. Scritti di E.-J. Sieyès, M. I. F. de Robespierre, J. de Maistre, a cura di A. M. Rao, C. Galderisi, E. Rufi, introduzione di G. Galasso, Roma, 1989, p. 124.
La borghesia ha avuto nella storia una funzione sommamente rivoluzionaria. Dove è giunta al potere, essa ha distrutto tutte le condizioni di vita feudali, patriarcali, idillìache. Essa ha lacerato senza pietà i variopinti legami che nella società feudale avvincevano l'uomo ai suoi superiori naturali, e non ha lasciato tra uomo e uomo altro vincolo che il nudo interesse, lo spietato "pagamento in contanti". Così, nel loro Manifesto, si esprimono Marx e Engels circa il ruolo fondamentale della borghesia nell'abbattimento del regime feudale in Europa. MARX - ENGELS, Manifesto del partito comunista, traduzione di Palmiro Togliatti, Roma, 1996, pp. 7-8.
3J La nazione, cosi come concepita e descritta da Sieyès, è un dato di natura politica, in quanto politico è H conflitto oramai insanabile tra borghesia ed ordini privilegiati, che dilania la società francese a lui coeva. La nazione, entità collettiva delincata dal pensiero liberale europeo di cui Sieyès è padre indiscusso, costituisce la concretizzazione dell'astratto concetto di uguaglianza, in presenza dunque di privilegi manca la nazione nella sua accezione più ampia, implicante l'espulsione dal suo seno di tutti quegli elementi di discriminazione