Rassegna storica del Risorgimento
STATO ; MANIFESTO
anno
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2000
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pagina
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581
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Sìeyès: Che cos'è il Terp stato? 581
Tale rappresentanza può assurgere a questo ruolo in quanto dotata di un mandato direttamente concesso dalla cittadinanza (emerge un nuovo ed ulteriore elemento che va analizzato) e, quindi, di un forte legame con essa. Si tratta di un traìt d'union che mancava, come Sieyès sottolinea, alle rappresentanze del clero e della nobiltà (e che, aggiungiamo noi, mancava allo stesso Terzo stato) in quanto elementi costituenti degli Stati generali; di quegli Stati generali non eletti ma convocati discrezionalmente dal re e che, nel maggio 1789, avrebbero costituito il luogo in cui si sarebbero scatenate le radicali ed irresistibili contraddizioni presenti nella società francese. Le quali, a loro volta, avrebbero portato al mutamento rivoluzionario che, come a tutti noto, avrebbe poi proseguito a dipanarsi nell'arco dì dieci anni.
Conferma l'analisi di Sieyès la terminologia presente nel suo scritto, as-sòhitamente nuova per la storia politica della Francia. E così presente innanzitutto il termine cittadino, fungibile con quello, collettivo ed onnicomprensivo, di cittadinanza, legato a sua volta a doppio filo al termine nazione;10) si parla poi di diritti civili e politici, di procura, di rappresentanza, di interesse generale contrapposto alT interesse particolare. Si tratta, a ben vedere, di una terminologia sconosciuta, fino a quel momento, al contesto politico francese, graniticamente imperniato su un'unica figura istituzionale: quella del monarca. Costui incarnava un determinato assetto socio-politico, la cui base era costituita dalle forze clerico-nobiliari, le quali del sovrano si servivano per i loro scopi particolari.11)
Con questo scritto Sieyès stravolge anche il panorama delle istituzioni francesi: ora emerge trasposto su un piano di azione pratica il ruolo della rappresentanza parlamentare, finalmente espressione di una Francia che sì avviava a perdere i suoi secolari connotati di frazionismo e di privilegio e, in conseguenza, ad acquisire le caratteristiche di uno Stato nazionale nel suo significato più concreto, ossia di uno Stato che agiva avendo a proprio imprescindibile fondamento la nazione, intesa come corpo, comunità di soggetti uguali, titolari di diritti politici proprio in quanto sottratti alla sfera del
,0> Una frase di Sieyès chiarifica inequivocabilmente questo punto: Il titolo più adatto alla concessione di un privilegio onorifico, sarebbe quello di aver teso un gran servizio alla patria, ovvero alla Nazione che altro non può essere che la generalità dei cittadini. É.-J. SiEYfts, Saggio sui privilegi cit, p. 88.
io Dice Sièyes: E la Corte che ha regnato, e non il monarca. È la corte che ha fatto e disfatto, che nomina e licenzia t ministri, che crea e distribuisce le cariche, ecc. E che cos*è la corte, se non la testa di questa Immensa aristocrazia che ricopre tutta la Francia, che con i suoi membri raggiunge tutto e dappertutto esercita ciò che vi è d'essenziale in tutte le parti della cosa pubblica? . E.-J. SlEYBS, Che cos'è il Teno stato? cit., pp. 135-136.