Rassegna storica del Risorgimento
STATO ; MANIFESTO
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2000
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Marco domini
Terzo stato da parte dei cittadini che di tale classe erano effettivamente membri, nonché il voto, in seno agli Stati Generali, per testa e non per ordine era proprio quella di permettere al Terzo stato di uscire da quella condizione di coatto quasi-anonimato sociale e di mutarsi decisamente in un soggetto politico attivo.19)
Il problema dell'uguaglianza fiscale è il problema principale su cui il Terzo stato, secondo Sieyès, dovrebbe incentrare la propria attenzione. Ritorna, è evidente, la questione che aveva già fatto da propulsore rivoluzionario per le colonie inglesi in America: la questione della tassazione. Sieyès mostra come il punto nodale della disuguaglianza tra il Terzo stato e gli altri due ordini risieda nei diversi trattamenti in materia fiscale, ai quali solo la legge potrebbe porre fine. Ecco dunque comparire l'elaborazione del principio di legalità in materia fiscale, cui ancora oggi si ottempera nelle democrazie occidentali di origine liberale.
È la legge, emanazione di un'assemblea rappresentativa unitaria e nazionale, che sola può imporre obblighi all'intero corpus della cittadinanza; ciò perché tali obblighi sarebbero l'espressione razionale e non più arbitraria della russoviana volontà generale. L'imposizione fiscale prevista da norme di legge costituirebbe la prova lampante del superamento dell'assolutismo regio. La condizione in base alla quale questo superamento si possa realizzare e la preoccupazione di Sieyès lo si ricava direttamente dal testo riguardano il fatto che la legge sia effettivamente l'incarnazione della volontà della nazione tutta20) e non al contrario che essa sia viziata da parzialità legate al privilegio, in quanto adottata da un'assemblea non rappresentativa, quali gli Stati Generali erano nel momento in cui l'abate scriveva.21)
19) Così, con la solita nettezza, si esprime Sieyès: Là vera intenzione del Terzo stato è di avere negli Stati generali un'influenza uguale a quella dei privilegiati. Può esso, ripeto, chiedere meno? E non è chiaro che se la sua influenza vi rimane diseguale è insperabile che esca dalla sua nullità politica e che diventi qualcosa?, liti, p. 138. Da queste parole emerge chiaro il pensiero dell'Autore: la disuguaglianza nascente dal privilegio deve essere eliminata; ma, fintanto che essa esiste, il Terzo stato, per conquistare il (legittimo) ruolo di soggetto non più oggetto politico deve scendere a confrontarsi sul piano dell'avversario e, dunque, deve presentarsi agli Stati generali con una rappresentanza legittimamente eletta.
29 Quando dico che l'oggetto delle leggi è sempre generale, intendo dire che la legge considera i sudditi come un corpo solo e le azioni come astratte, mai un uomo in quanto un individuo, né una particolare azione in se stessa. J.J. ROUSSEAU, // contratto sociale Milano, 1993, p. 86.
2) Cosi scrive Sieyès: Le leggi, che dovrebbero almeno essere esenti da parzialità, si mostrano anch'esse complici dei privilegi. Per chi appaiono fatte? Per i privilegiati. Contro chi? Contro il popolo, ecc. ecc., ErJ. SiEYfiS, Chi cos'è il Terzo stato? eie, p. 165. A proposito della imposizione fiscale prevista per legge, il pensiero corre naturalmente al motto dei rivoltosi americani no taxation without reprcsentation. Anche in questo caso è ben visibile il nuovo ed intimo legame tra imposizione fiscale e legislazione. Il principio