Rassegna storica del Risorgimento
STATO ; MANIFESTO
anno
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2000
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pagina
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585
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Sieyès: Che cos'è il Tero stato? 585
II
Nel momento in cui Sieyès affronta la questione della legge e della competenza all'esercizio del potere legislativo è spontaneo che il discorso si estenda a problematiche più ampie, come quelle di natura costituzionale. L'apparire del tema nello scritto di Sieyès è repentino; egli afferma infatti che [...] pur prevedendo questo e mille altri vantaggi che un'assemblea ben costituita dovrà procurare al popolo, non vedo ancora da nessuna parte promettere al Terzo una buona Costituzione .n)
Il passo successivo alla constatazione della necessità dell'adozione di una Costituzione in Francia, strumento di certezza giuridica e di garanzia nei rapporti di forza tra le diverse classi, concerne il problema dell'individuazione di un modello a cui ispirarsi. Sieyès riporta l'esigenza, da più parti sentita, di un'imitazione della Costituzione inglese; la questione, nello scritto dell'abate, viene ridotta, però, all'individuazione di un'organizzazione della rappresentanza parlamentare più consona ad un Paese, quale la Francia, in via di profondo mutamento. Il riferimento all'assetto parlamentare britannico, imperniato su due Camere, quella Alta in mano alla nobiltà e quella dei Comuni in mano alla borghesia ! porta Sieyès a riflettere su quali potrebbero essere le conseguenze in Francia per l'adozione di un siffatto sistema. Ciò che l'abate teme è che ad una Camera Alta in mano alle tre o quattro famiglie più distinte si affianchi una Camera dei Comuni in cui vengano raggruppati tutti e tre gli ordini ancora distinti sulla base della titolarità o meno di privilegi. Si riprodurrebbe così la situazione presente negli Stati Generali che Sieyès tanto avversa.
Il logico e necessario presupposto perché una Camera dei Comuni possa costituirsi risiede per Sieyès nel fatto che (e qui si torna di nuovo su un'annosa questione) i privilegi vengano eliminati. Non operandosi in questa direzione, dice invece Sieyès, il Terzo stato perderebbe i suoi veri rappresentanti e torneremmo all'antico stato di cose, in cui la nobiltà era tutto e la nazione non era niente.23? Sieyès ritiene dunque di poter affermare che l'assetto parlamentare inglese è stato realizzato in quanto in Inghilterra non si è posto il problema delia distinzione in ceti di origine feudale; in Inghilterra al tempo in cui l'abate scrive la rivoluzione era affermata e
costante resta, dunque, quello per cui obblighi din collettività; e dunque interventi nella sfera privata dei singoli possono essere imposti solo da Coloro i quali ne siano legittimi (in quanto eletti) rappresentanti.
29 M p- 166.
23) M, p. 170.