Rassegna storica del Risorgimento
STATO ; MANIFESTO
anno
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2000
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pagina
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Marco Giomini
teresse di tutti, essendo il gruppo nazionale, a sua volta, garante della tutela degli interessi individuali. Interesse generale ed interessi individuali si integrano in un reciproco rapporto di garanzia. Ma è soprattutto sul rapporto società-individuo che Sieyès pone l'accento. Egli imposta il suo discorso seguendo quella petizione di principio su cui troverà fondamento l'azione del pensiero liberale ottocentesco. La società, il pubblico inteso in senso lato, impone attraverso lo Stato dei limiti all'operato dei singoli membri di essa, i quali limiti sono il necessario presupposto della comune è pacifica convivenza tra individui privati .
Ma lo Stato altro non è che la proiezione istituzionale della società, la quale dunque impone limiti a se stessa. Oltre tali limiti l'individuo è liberò nella sua azione, sul cui svolgimento l'intervento della cosa pubblica, ossia dello Stato, nulla potrà; si tratta di una ripresa del principio di legalità, per cui lo Stato in qualunque forma esso si manifesti potrà muoversi esclusivamente in una sfera ben delimitata dalla legge, atto normativo per antonomasia, scaturente dalla volontà nazionale collettiva.4)
Questa forma di Stato di cui parla Sieyès (incarnando il comune sentire dell'emergente classe borghese) appare dunque come una creazione della società che a quest'ultima, per sua stessa volontà e nei limiti da essa fissati, s'impone.
È superata la visione autoritario-pessimistica di Hobbes, il quale, un secolo prima, definiva lo Stato come il mezzo atto ad eliminare dalla società il bellum omnium contra omnesAV) e, contestualmente, si gettano le basi della futura critica marxista, la quale, in un momento storico completamente
*) Scrive Sieyès: Che cos'è la volontà di una nazione? È il risultato delle volontà individuali, cosi come la nazione è l'insieme degli individui. È impossibile concepire una associazione legittima che non abbia ad oggetto la sicurezza comune, la libertà comune è, infine, la cosa pubblica. Certo, ogni privato cittadino si propone inoltre dei fini particolari; egli si dice: protetto dalla sicurezza comune, potrò dedicarmi tranquillamente ai miei progetd personali, perseguire la mia felicità come vorrò, sicuro dì non avere altri limiti legali di quelli che la società mi prescriverà nel comune interesse, al quale partecipo e con il quale il mio particolare interesse si è così utilmente legato . Ivi, p. 203.
**) A questo proposito molto significative sono le parole di Hobbes contenute ne // Leviatano'. Questa è la generazione del grande leviatano, o piuttosto (per parlare con maggiore reverenza), di quel Dio mortale, cui dobbiamo, sotto il Dìo immortale, la nostra pace e la nostra difesa. Infatti per questa autorità, che gli è stata data da ogni singolo uomo dello Stato, gli è conferito l'uso di tanto potere e di tanta forza, da essere in grado, con il terrore da essi suscitato, di conformare le volontà di tutti alla pace interna e all'aiuto reciproco contro i nemici estemi, in lui risiede l'essenza dello Stato, che, per definirlo, è una persona unica, dei cui atti si sono fatti individualmente autori, mediante patti reciproci, una grande moltitudini di uomini, al fine che possa usare tutta la loro fortt e tutti i loro mesgt come riterrà opportuno, in vista della loro pace e della loro difesa comune. T, HOIWRS, Leviatano, Roma, 1976, pp, llt-112.