Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <5>
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Verdi e il Risorgimento 5
Il pensièro corre così ad alcune melodie di Gioacchino Rossini, dal coro dell'Italiana in Algeri (1813): Quanto vaigan gl'Italiani / al cimento si vedrà; / Abbiam tutti e ferri e mani / per riporci in libertà; al canto del Turco in Italia (1814): Bella Italia, alfin ti miro, / vi saluto amiche sponde; / l'aria, il suolo, i fiori e l'onda / tutto ride, e parla al cuor; quel Rossini che nel 1815, in occasione dell'ingresso di Gioacchino Murat a Bologna, musicò VInno dell'indipendenza i cui versi riecheggiavano il proclama di Rimini ( Sorgi Italia, venuta già è l'ora / l'alto fato compir si dovrà; / dallo stretto di Scilla alla Dora / un sol regno l'Italia sarà ), e che metterà al centro del Guglielmo Teli (1829) l'eroe della libertà e dell'indipendenza elvetiche, con il coro dei congiurati: Giuriam, giuriamo / pei nostri danni / per gli avi nostri / pei nostri affanni... / di tutti abbattere / gli empi oppressor,6)
Il martirologio risorgimentale rimanda poi a un altro maestro pre­verdiano, Saverio Mercadante, perché tradizione vuole che i fratelli Bandiera si sarebbero avviati alla fucilazione cantando il coro della Donna Caritea (1826) del compositore pugliese: Chi per la patria muor / vissuto è assai; / la foglia dell'allor / non muore mai. / Piuttosto che languir / sotto i tiranni, / è meglio di morir / sul fior degli anni .
E infine, tra i precedenti della musica patriottica dell 'Ottocento italiano va ricordata accanto agli spunti di autori minori quali Stefano Pavesi, Carlo Coccia, Nicola Vaccai e Giovanni Pacini la celebre stretta del duetto dei Puritani di Vincenzo Bellini (1835): Suoni la tromba, e intrepido / io pugnerò da forte. / Bello è affrontar la morte / gridando: libertà! .7)
Venendo ora alla periodizzazione del melodramma verdiano, si è già detto che le opere del maestro di Busseto riconducibili alla categoria patriot-tico-rlsorgimentale sono essenzialmente quelle rappresentate per la prima volta nel periodo 1842-1849; in queste composizioni un linguaggio dramma­tico animato da una più o meno evidente e convinta ispirazione civile si prestò infatti a dare ala ai sentimenti nazionali e a far vibrare le corde patriottiche di quella parte di italiani, appartenenti ai ceti elevati e a strati del popolo delle città, i quali avrebbero in quegli anni dato il loro appor­to essenziale alla crescita della corrente liberale e indipendentista che culmi­nò nell'ondata rivoluzionaria del 1848. La musica verdiana divenne così una delle molte forme in cui, nel periodo immediatamente precedente Tanno dei miracoli, prese corpo il movimento liberale e nazionale, con una
*) V. t l'altro Manzoni, Verdi e l'albo rossiniano. Con note biografiche di BACCIO EMANUELE MA INERÌ, Milano, Tipografia sodale successa alla cooperativa, 1874, p. 90 e GIOVANNI CALENDOLI, // Risorgiménto nei teatro, in // Risorgimento italiano nel teatro e nel cinema, a cura di Domenico Meccoli, Roma, Editali, 1 1, passim.
GIULIO GONFALONI ERJÌ 11 patriottismo in musica t Giuseppe Verdi, in II Risorgimento, Milano, marzo 1951, pp. 3-4.