Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <8>
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Franco Della Perula
madre e reina / di possenti, magnanimi figli, / or macerie, deserto e mina, / su cui regna silenzio e squallori/Ma, dall'alghe di questi marosi, / qual risorta fenice novella, / rivivrai più superba e più bella / della terra e dell'orbe stupor.
Il tema della terra natale sofferente e serva torna con dolente passiona­lità nel Macbetbt con gli accenni alla patria oppressa e con il coro La patria tradita / piangendo ne invita; / fratelli, gli oppressi / corriam a salvar, che, stando a una rievocazione di Verdi in occasione della sua morte, suscitò entusiasmi e... deliri nella prima alla Pergola di Firenze (14 marzo 1847) e soprattutto nelle repliche alla Fenice di Venezia, dove i cantanti si sarebbero presentati sulla scena portando delle sciarpe e delle coccarde tricolori.14) Ma un'eco assai più diretta delle impressioni suscitate negli spettatori dal Macbetb la si può cogliere in quel che Giuseppe Giusti scrisse a Verdi in una lettera del 19 marzo 1847 (qualche giorno dopo aver assistito alla prima fiorentina dell'opera), in cui lo esortava a continuare a dare il contributo essenziale della sua musica al risorgimento della patria caduta:
Il tuo lavoro più sarà riprodotto, più sarà inteso e gustato, perché il buono di certe cose non s'afferra alle prime... Ma, se credi a uno che vuol bene all'arte e a te, non ti togliere l'occasione di esprimere quella dolce mestizia nella quale hai dimostrato di poter tanto. Tu sai che la corda del dolore è quella che trova mag­gior consonanza nell'animo nostro, ma il dolore assume carattere diverso a seconda del tempo o a seconda dell'indole e dello stato di questa nazione o di quella. La specie di dolore che occupa ora gli animi di noi Italiani, è il dolore d'una gente che si sente bisognosa di destini migliori; è il dolore di chi è caduto e desidera rialzarsi; è il dolore di chi si pente e aspetta e vuole la sua rigenerazione. Accompagna, Verdi mio, colle tue nobili armonie questo dolore alto e solenne; fa di nutrirlo, di fortificarlo, d'indirizzarlo al suo scopo.15)
La musica verdiana di ispirazione e intonazione patriottica, capace di coinvolgere il pubblico e di spingerlo a immedesimarsi nell'azione scenica, toccò il suo momento di massimo impegno con la Battaglia di Legnano, composta nello scorcio finale del 1848, quando pendevano ancora incerte le sorti della rivoluzione nazionale, nel momento di più intensa partecipazione personale del maestro bussetano alle vicende del Risorgimento. Verdi attese all'opera dopo aver rinunciato a musicare un Ferruccio tema che nel luglio
*** V. in particolare J'anieolo Giuseppe Verdi nel supplemento straordinario al milanese Secolo illustrato della domenica n. 576, 1901, p. 35.
,5> GIUSEPPA VERDI, / copialettere pubblicati e illustrati da Gaetano Cesari e Alessan­dro Luzio, Milano, a cura della Commissione esecutiva per te onoranze a Giuseppe Verdi nel primo centenario della nascita, Ì"9Ì'3, pp. 449-450.