Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <45>
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Domenico Mauro
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formatisi attorno al mazziniano Popolo d'Italia si andavano staccando, dimentiche delle loro origini rivoluzionarie-repubblicane, le prime pattu­glie conquistate dalle idee socialiste. Ormai tra i democratici attratti dal socialismo e quelli costituzionali o ministeriali, l'anticlassista Mauro non trovava più spazio, perciò la sua presenza parlamentare continuò ad essere pressoché insignificante, anche perché, per il comportamento dei colleghi, che gli pareva facessero i deputati come si fa qualunque mestiere, nella primavera del 1868, preferì recarsi in Calabria piuttosto che assistere agli indecenti intrighi e ai patteggiamenti tra i deputati, confessando che, se la Camera fosse stata sciolta, non si sarebbe presentato a collegio veruno .80> Nel mese di settembre tornò a Napoli per riprendere i consueti contatti con gli amici parlamentari. L'anno dopo era di nuovo a Firenze,81) per essere coi democratici, e soprattutto accanto al suo amico Asproni,82) in quel difficile momento della vita politica e parlamentare del nuovo stato, sempre pronto a respingere le insidie 83) e a combattere la dilagante immoralità, che contras­segnava il comportamento dei deputati.84) Nella Camera l'immoralità è tanta, che le maggiori vergogne neppure si sentono. C'è confusione di lingue, di opinioni, di sentimenti e non c'è più idea di virtù. E un mare di puzzolentissimo fango.85) Ritirandomi a casa ho incontrato Domenico Mauro, che naturalmente mi ha parlato degli effetti che produce questa
m) Verso le ore 9 di sera ho incontrato Domenico Mauro. Mi ha detto che Crispi, Lazzaro, Miceli, la Porta e compagni fanno i deputati come si fa qualunque mestiere. Egli sen va in Calabria e :S la Camera sarà sciolta non si presenterà candidato a collegio veru­no (/", p. 36). Intanto i Sinistri possibili sudano chiamando gli assenti alla Camera, per far questione politica contro la legge sul macino. Io non ci andrò certo. Ormai il sistema è inemendabile, ed è meglio che la oppressione cresca. Se non si va agli estremi, credo che dureremo, chi sa per quanto, in questo stato d'agonia e di miseria. Stassera verso le ore dieci ne discorrevamo con Domenico Mauro e con Nicola Le Piane. Il Crispi e Socj appaghino la loro insaziabile vanità. Noi aspetteremo che il popolo faccia quello che richiede la pazienza offesa (iwfv p. 38).
**> Stassera io ho lungamente discórso di queste cose con Domenico Mauro e con Malenchini nel Salone dei Dugento. I deputati presenti son pochissimi (/>/, p. 341 ).
ft2) Sono asceso di nuovo alla Sala elei Dugento, dove ho trovato il mio carissimo Domenico Mauro, abbiamo discorso insieme [...] {hi, p. 545).
B'V Stassera il Lobbia era itrìtatissimo, e diceva a me ed a Domenico Mauro che era cosa strana si fosse chiusa la inchiesta senza esaminare in pubblico il Ministro Cambray Digny, qualunque fosse la deposizione che volesse rare (iw, p. 351).
84) Stassera, presente Domenico Mauro, amico e collega, ho apostrofato il deputato Bertea, al quale ho detto che i Piemontesi con la loro insaziabilità e con le repentine evoluzioni hanno rotto i corbelli a tutti [...] (itu, p. 528).
) CARLINO. SO,I,E, Pttfaessa, in G. AfipRONi, Diario cit. p. VI.