Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Garibaldini. Secolo XIX
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2001
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47
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VALENTINO STOPPA: RICORDI DI UN GARIBALDINO (18664867)
Valentino Stoppa nacque a Lugo di Romagna il 13 gennaio 1848, figlio di Giuseppe, possidente trafficante, e di Maria Gallamini. Secondo lo Stato d'anime del 1849 della Chiesa Matrice della Collegiata, la famiglia abitava nel Vicolo Rainieri che divide gli Ebrei, vale a dire nelle immediate vicinanze del Ghetto. Morti entrambi i genitori a causa dell'epidemia di colera nel 1855, il piccolo Valentino di sette anni d'età fu ospite dell'Orfanotrofio Maschile, che sorgeva in Strada Codalunga n. 954, l'attuale Corso Matteotti. L'edificio era stato in antico l'Ospedale della S. Croce, dal 1841 ospitava gli Orfani di S. Filippo Neri e si trovava a poche centinaia di metri dall'abitazione della famiglia Stoppa. Queste informazioni mi sono state cortesemente fornite dal prof. Giovanni Baldini che ringrazio caldamente.
Nel 1866, recatosi a Bologna per apprendere il mestiere di sarto, a 18 anni il nostro Valentino si arruola volontario nei garibaldini, affascinato dalla figura dell'eroe, nel momento in cui si voleva completare l'Unità d'Italia con Venezia, Trento e Roma. Nonostante le fatiche e le delusioni patite nel corso della Terza Guerra d'Indipendenza, l'anno seguente Stoppa segue nuovamente Garibaldi nella sfortunata spedizione nell'Agro Romano conclusasi con la sconfitta di Mentana. Rientrato nella sua Lugo esercitò il mestiere di sarto poi di commerciante di tessuti con bottega nel famoso emporio del Pavaglione. Morì nella sua città nel 1924. Aveva sposato Ernesta Galletti fondatrice a Lugo di un Giardino d'infanzia froebeliano tra i primi sorti in Italia. Ernesta Stoppa realizzò anche una scuola elementare ed un istituto privato di educazione femminile, che preparava le donne all'insegnamento in questi giardini. Fu anche fondatrice ed anima della Società operaia di mutuo soccorso femminile.
Valentino Stoppa ha raccolto le sue memorie delle campagne del Tiro-Io e dell'Agro romano in due quaderni manoscritti gentilmente concessimi dall'omonimo nipote. Come molti garibaldini, Valentino era di spirito anticlericale ed antimonarchico. I suoi scritti ci riportano al clima di quel tempo denso di ideali patriottici e libertari ed agli avvenimenti che sconvolsero