Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Garibaldini. Secolo XIX
anno <2001>   pagina <57>
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Valentino Stoppa garibaldino
repubblicani in maggioranza volevano rossa, mentre gli altri preferi­vano il tricolore. Timoroso che Ja discordia aumentasse, lo stato maggiore fu costretto a ordinare per l'indomani l'avanzata, senza aver potuto provve­dere ai rifornimenti necessari per le truppe. Tali polemiche rimbalzarono immediatamente in Romagna, dove le federazioni mazziniane iniziarono a tramare contro i combattenti, come vedremo.
ha settimana di passione
Iniziò per i garibaldini una vera e propria settimana di passione. Assa­liti dalla fame, dal freddo e dalla pioggia a catinelle durante le lunghe marce: Non potrò mai dimenticare la notte del 28, senza ripari, né coperte, né tende con le munizioni bagnate, inservibili , ricorda Valentino. Il 29 giunse­ro ad un castello diroccato: non ricordo se fosse Castel Giubileo, o Villa Spada o il casino dei Pazzi. Là ci riposammo. A pochi chilometri da Roma, già si poteva scorgere il cupolone, i fuochi accesi dai volontari per segnalare la loro presenza non portarono all'insurrezione tanto sperata. Attendevamo qualche razzo che ci segnalasse che Roma era pronta alla riscossa Scrutavamo pei segnali e così passò l'intera notte, intirizziti dal freddo, e la brina aveva tracciato l'orma dei nostri corpi sulla terra dove ci eravamo sdraiati. Salimmo su un'altura dove trovammo Garibaldi con lo stato maggiore che tendevano i cannocchiali verso Roma .
Invano si attese l'insurrezione popolare. I romani e gli abitanti dell'agro rimasero indifferenti alle sollecitazioni patriottiche, perché fedeli al papa. Nella Città Eterna, dal canto suo, il Ministro di polizia mons. Randi, bagnacaval-lese, riuscì ad impedire, con la corruzione e con qualche arresto, alcuni complotti miranti a sollevare il popolo contro il governo papale.
Garibaldi aveva anche contato sullo sfaldamento dell'esercito pontifi­cio, in realtà le truppe del papa si rivelarono all'altezza del compito e riusci­rono a respingere ogni attacco. Tale esercito era composto da locali e da volontari provenienti da tutta Europa, cattolici di fervida fede, spesso di nobile famiglia, accorsi a sostenere il trono di Pio IX, novelli crociati desi­derosi di difendere un'idea. Molti dei volontari pontifici avevano già militato negli eserciti dei paesi di provenienza ed alcuni, sebbene ufficiali, accettaro­no di essere arruolati come soldati semplici.
La ritirata
A sera è il 30 ottobre abbiamo avuto l'ordine ripetuto di ac­cendere molti fuochi perché a Roma ci dovevano credere ancora al posto poi partire per Monterò tondo . Garibaldi fu costretto ad ordinare un ripie-