Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Argentina. Emigrazione. Secoli XIX-XX
anno <2001>   pagina <66>
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Alberico Bojano
mentre il 35,2 si muove dalle regioni del Mezzogiorno, principalmente da Calabria e Campania; esiguo è invece il numero di emigranti (9,3) che parte dall'Italia centrale.3)
Presto si definiscono le due tipiche categorie di emigranti. Una è for­mata da quelli che gli studiosi hanno chiamato golondrinas, cioè rondini, per spiegare il senso della loro stagionalità. Partivano ad ottobre e giungevano in Argentina, nei territori del nord, per la raccolta del grano e del Lino, finita la quale facevano ritorno a Buenos Aires dove, con pochi soldi in tasca, s'imbarcavano nuovamente per l'Italia.
L'altra categoria era formata da coloro che, per scelta o per necessità, mettendo radici nel nuovo mondo decidevano di fermarsi definitivamente, diventando spesso il punto d'origine di quelle catene migratorie che richia­mavano, dall'Italia, amici e parenti. Costoro ed i loro discendenti, in un lento e progressivo processo di integrazione, sono divenuti una componente fondamentale del carattere argentino. Fu dunque un processo articolato, un adattamento continuo a nuove culture, ad una nuova lingua, ad una nuova moneta, che metteva inevitabilmente in gioco il nostalgico desiderio del ritomo a casa, il richiamo del sangue che spingeva gli italiani a stare con altri italiani.4) Ma fu anche l'esigenza di un aiuto reciproco in terra straniera e il legame, spesso parentale, che univa gl'italiani tra loro, a spingerli verso una forma associazionistica che crebbe rapidamente a Buenos Aires, ed in tutta l'Argentina, nell'ultimo trentennio dell'Ottocento.
Nascono così las sociedades de ayuda mutua, le società di mutuo soccor­so, luoghi sociali dove ci si aiutava economicamente, dove si trovava lavoro per i nuovi arrivati, dove si affrontavano comunitariamente le spese medi­che e periodicamente ci si riuniva per rinsaldare il sentimento patriottico. Alcune di queste società organizzavano dei corsi scolastici per i propri associati e per i loro figli, visto che le scuole private erano limitate Petite alto borghese, in mancanza di una scuola pubblica obbligatoria che sarà organizzata dal governo argentino solo a partire dal 1884.
In alcuni casi le società si connotavano nell'intitolazione per il luogo d'origine dei loro fondatori, come ad esempio per la "Veneta di Mutuo Soccorso, la Trionfo Ligure o la Unione Barlettana. Altre rimandavano ad uno più spiccato senso patriottico e tra queste erano la Garibaldi, la Camillo Benso di Cavour, la Patriottica, la XX Settembre, la Mutuo Risorgimento. Altre infine restavano su una definizione più generica, quali la Colonia Italiana, la Unione Operai Italiani, la Italiane al Piata, la Unione del Caballito.
3) M.C. NASCIMBBNB, Italiapos bacia America, Buenos Aires, Fundacjon Rocca, 1994, p. 110.
0 Confronta in proposito C. IANNI, Il sangue degli emigrati, Milano, 1965.