Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <78>
immagine non disponibile

78 Alberico Bojatto
dell'altra ricchissima famiglia del paese. 15> Così S. Gregorio, poco più di 1.000 anime, esprime due deputati a Torino.
Negli anni '60 Del Giudice sarà per tre volte deputato, oltre che Go­vernatore di Capitanata e Prefetto di Foggia. Suo fratello Achille, Consiglie­re Provinciale e Maggiore della Guardia Nazionale, ne erediterà il seggio, per poi essere nominato senatore grazie ai buoni uffici del suo protettore ed amico Giovanni Nicotera.16)
La floridezza economica del paese non è, naturalmente, diffusa, ma concentrata a queste poche famiglie che riescono a consolidare ancor più il patrimonio mediante le alienazioni dei beni demaniali ed ecclesiastici; così come accade in tutta Italia tale processo, anziché favorire la piccola proprie­tà, che sarà presto ulteriormente danneggiata dall'entrata in vigore della famosa legge sul macinato, consolida i grandi proprietari che sono i veri beneficiari della liquidazione dell'asse ecclesiastico.
Finita dunque la transumanza già dai tempi dell'interregno di Gioac­chino Murat, e viste poi le terre sempre più concentrate nelle mani di pochi, la popolazione di S. Gregorio è ancor più chiusa nel destino di dipendente, contadino o pastore che sia.
L'aspirazione ad un cambiamento, riposto nell'arrivo dei piemontesi nel 1860, è subito disillusa dalla immutata gestione del potere reale locale; ciò spiega il diffuso costume di simpatia, se non di vera connivenza, che lar­ghissime fasce di popolazione manifestano per la vicenda del brigantaggio postunitario, il quale trova nei monti del Matese uno dei luoghi di più radicata diffusione.
La legge Pica dell'agosto '63 con la truppa militare che occupa il Meri­dione e, localmente, le squadriglie di uomini che al soldo di Achille Del Giudice rastrellano il Matese e fanno esecuzioni sommarie, per le quali intascano pure le taglie governative17) sono nuovi motivi che costringono la gente misera in una difficile sopravvivenza, e che si aggiungono a quelli già esistenti della sottomissione, dell'usura e della mancanza di lavoro.
Quando nel 1868 il Ministero della Guerra istituisce il Comando Ge­nerale per la Repressione del Brigantaggio il pugno di ferro del generale Pallavicini spazza via bande e briganti, ma specialmente i manutengoli, in altre parole la povera gente che vive al confine del lecito.
ts) D.B. MAR ROCCO, Beniamino Caso nomo illustre del Malese, Piedimonte Matese, As­sociazione Storica Medio Volturno, 1982.
ii) Cfx. la biografia di Achille Del Giudice in A. BOJANO, Briganti e senatori, Napoli, Alfredo Guida Editore, 1997.
MJ/w, p. 117.