Rassegna storica del Risorgimento
Risorgimento. Storiografia
anno
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2001
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pagina
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82
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82 Alberico Bojano
Volturno, ambedue registrati con un'alterazione del nome, che risulta essere D'Ameo invece che Iameo.
L'ultimo esempio. Gregorio D'Onofrio, bramale di 62 anni, è vedovo, e si è da poco risposato con una giovane donna quando parte con un gruppo di 36 persone nel settembre 1874, lasciando a casa moglie e due bimbe, di cui l'ultima ha solo sei mesi. Un paio d'anni dopo lo raggiunge il nipote, Pasquale D'Onofrio, figlio del suo unico fratello, ucciso in paese molti anni prima da due suoi cugini poi condannati all'ergastolo. Pasquale si inserisce bene e l'anno seguente è raggiunto dalla moglie Concetta Bojano con la piccola Elvira, sette mesi. Nell'aprile 1878, dopo quattro anni di permanenza, Gregorio D'Onofrio fa ritorno a S. Gregorio. Il tempo di mettere al mondo un altro figlio e poi, nell'ottobre successivo, lascia per sempre il paese con la giovane moglie Laura Dell'Ungalo ed i loro tre bambini. In quello stesso 1879 il padre di lei, Girolamo, fa ritorno dal carcere della Giudecca di Venezia, dove ha scontato cinque anni di reclusione per brigantaggio. La differenza d'età col marito renderà Laura presto vedova; ma a Buenos Aires non resta sola, poiché viene raggiunta dal fratello e da due cugini con le intere famiglie. I figli sono ormai grandi, quando a 50 anni Laura DelTOngaro s'iscrive all'Associazione Volturno, dal cui Registro Soci risulta essere vedova, analfabeta, donna di casa.
Pochi brevi episodi di vite vissute, didascalici di mille altre vicende, anonime e drammatiche, ognuna col suo carico di sofferenza e di speranza. Tutte testimoni di un sempre più sottile legame col passato, che si perderà nella prima e ancor più nella seconda generazione d'italiani d'Argentina. Gente che toma sempre più di rado, che inevitabilmente si confonde nel calderone di etnie, che dimentica il dialetto, il costume, la cultura del luogo. Per molti resterà solo un cognome italiano, senza altra memoria.
ALBERICO BOJANO