Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <84>
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scientìfica si è andata notevolmente arricchendo in proposito Per quanto riguarda la Spedizione, il Museo Naval di Madrid, insieme al Ministero della Difesa spagnolo, proprio negli ultimi anni ha curato l'edizione pressoché completa delle carte ivi con­servate. Ma ancora oggi una fonte che manca all'appello, come è noto, riguarda addi­rittura il processo, i cui atti andarono subito dispersi o furono inopportunamente celati, per evidenti ragioni politiche. I recenti indirizzi storiografici tuttavia ci aiutano a definire e precisare un percorso di ricerca, che risulta più moderno ed attuale di quanto non si possa pensare. La complessità della figura e dell'opera di Alessandro Malaspina si colloca necessariamente all'interno di un lavoro, che ponga a confronto interessi, esiti e metodologie le più diverse, che vanno dalla storiografia, all'econo­mia, alla geografia, alla storia delle scienze naturali, alla storia del linguaggio, all'an­tropologia, e così via. Si tratta infatti di collegare sempre meglio questo personaggio allo sviluppo della cultura scientifica del tempo ed al quadro complessivo dei nuovi problemi politici ed economici emersi all'interno dei singoli Stati nella crisi di fine Settecento, tra riforme e rivoluzione, tra illuminismo e colonialismo.
Nella seconda metà del XVIII secolo si determinarono caratteri generali nuovi nell'espansione europea verso gli altri continenti. Dopo le grandi epoche delle esplo­razioni, della conquista sanguinosa e della fondazione degli imperi coloniali, l'atten­zione dell'Europa verso il mondo extra europeo si attestò su livelli molto più artico­lati. Si trattava allora di stabilire rapporti diversi tra le varie aree del globo e si speri­mentarono vie nuove di approccio alla conoscenza dei popoli, dei territori e delle risorse in regioni così lontane dal vecchio continente e cosi diverse anche tra loro.
Malaspina comprese appieno tali novità, da lui sottolineate ad ogni pie' :sò=-spinto; e per questo, ad esempio, dichiarerà subito, scrivendo da Cadice al Rangoni nell'ottobre del 1788, che per lui era importante anche la investigazione dello stato politico dell'America, tanto relativamente alla Spagna, come alle nazioni forestiere (p. 137). Questo interesse era già comparso nelle prime fasi di preparazione del viag­gio, con gli Assiomi; e poi al ritomo, nel Discorso Preliminare, aveva a lungo riflettuto sui problemi nuovi nel rapporto fra l'Europa ed i paesi coloniali, giungendo anche ad affermare che ormai, dopo Cook, non si trattava tanto di scoprire nuove terre, quanto di conoscere più da vicino ed in maniera approfondita le reali condizioni di vira nei paesi occupati per rendersi conto della effettiva situazione di quei territori. La conquista intelectiva del globo indicava perciò un passaggio ad una fase nuova della politica espansionistica europea, ora caratterizzata da una consapevolezza mag­giore dei doveri da parte di chi sia pure in posizione sempre più minoritaria intendeva che l'Europa potesse continuare a svolgere una funzione di governo del mondo, solo se avesse perseguito lo sviluppo autonomo e pacifico di tutte le genti e di tutti i territori. Malaspina perciò può essere considerato un esponente di primo piano tra questi pochi che con grande lungimiranza (e si pensi per tutti ad Alexander von Humboldt) avevano inteso in tal modo la funzione della scienza nel mondo contemporaneo.
Erano intanto sorte anche esigenze culturali più moderne nel seno stesso della società europea. Esse avevano spinto i governi a meglio uniformarsi all'insieme delle nuove domande, che richiedevano un impegno organizzativo notevole, sia di caratte-