Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <87>
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Ubiti e periodici
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MICHELE MILLOZZI, Storia e storici delle Marche (1796-1966) (Studi e Testi, n.s., 19); Ancona, Deputazione di storia patria per le Marche, 1998, in 8, pp. 155. S.p.
Il volume, come il precedente Per una storia delle Marche dall'Unità al fascismo pubblicato nel 1991, e come il precedente interessante, è costituito da una serie di saS? e note, riguardanti non solo la storia ma anche la storia della storiografia del­le Marche ed è inquadrato in un arco temporale compreso tra le prime manifestazio­ni del Risorgimento ed i nostri anni.
Gli studi, fondati sul tema comune della regione, hanno il pregio di voler rap­presentare un suggerimento ed uno stimolo ad ulteriori riflessioni e approfondi­menti per le nuove leve di cultori della ricerca storica marchigiana .
Oltre a cinque contributi apparsi negli anni '90 e due presentati negli anni '70, sui quali la critica si è già favorevolmente espressa, nel volume sono pubblicati 3 saggi inediti.
H primo, A proposito di Garibaldi nelle Marche, prova il positivo atteggiamento assunto dai ceti colti e progressisti, moderati e democratici, verso il condottiero carismatico ed i suoi uomini. Il secondo, Mario Paterni e il movimento repubblicano marchigiano, ribadisce, convalidandola, la fermezza ideologica e la coerente azione politica del militante repubblicano intransigente, il cui ruolo è stato messo a fuoco dalla letteratura politica regionale ormai da molti anni.
Nel terzo, Nazionalismo e fascismo nell'opera di Raffaele Molinelli, Millozzi torna sul peso avuto dalle intuizioni storiografiche di Molinelli, che ha saputo innestare con esiti felici nell'ambito periferico le tematiche più valide e significative del dibatti­to scientifico italiano su due argomenti mai scaduti di interesse e di rilievo.
VINCENZO G. PACIFICI
GIANFRANCO E. DE PAOLI, Il processo dì giacobini di Pavia e il caso Ba'rietti; Pavia, Gianni Juculano Editore, 1999, in 8, pp. 177. L. 40.000.
Da tempo Gianfranco De Paoli si occupa, con interessanti risultati, delle vi­cende di Pavia e del suo territorio, in particolare di quanto accaduto durante la cam­pagna d'Italia del fìonaparte e la successiva dominazione francese. In questo suo re­cente lavoro egli tratteggia la figura dello scolopio monferrino Carlo Barletti, prestato per brevissimo tempo alla politica dopo un'intera esistenza dedicata alla scienza.
Padre Barletti aveva raggiunto nella seconda metà del '700 fama internazionale per i suoi studi, allora all'avanguardia, sull'elettricità. Autore di numerose pubblica­zioni, aveva ottenuto la cattedra di fisica, prima sperimentale e poi generale, all'Uni­versità di Pavia ed era stato in contatto con gli studiosi più famosi di quegli anni (Volta, Mascheroni, Fontana, Franklin, Spallanzani e altri), collaborando anche al-