Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <2001>   pagina <88>
immagine non disponibile

88
Libri e periodici
all'Enciclopedia di Diderot. Non senza una lunga riflessione, si era avvicinato alle nuove idee* cercando, tuttavia, di conciliarle con i principi del Cristianesimo.
Il passo decisivo avvenne nel giugno del 1797, quando, sessantaduenne, accettò la carica di Commissario del potere esecutivo nella Cisalpina. Vi si dedicò forse con troppo impegno e zelo, al punto da diventare sgradito un po' a tutti, amici e nemici, per la sua intransigenza. Da una parte, infatti, non poteva riscuotere le simpatie dei conservatori, dall'altra non era ben visto nemmeno da molti fra gli stessi innovatori, dei quali non approvava l'estremismo politico e gli atteggiamenti non solo anticlericali, ma anche, talvolta, irreligiosi. Ciò che, tuttavia, lo rese più inviso fu la sua campagna moralizzatrice contro abusi, corruzione e inadempienze, tanto che nel febbraio del '98 si vide costretto a dare le dimissioni.
Il ritiro dalla vita pubblica non lo salvò dall'incriminazione e dal processo cui dovette sottostare al ritorno degli austriaci nel maggio dell'anno seguente. Fu un pro­cesso di natura prettamente politica, in quanto contro di lui non c'erano e non potevano esserci prove di malversazioni o di comportamenti illeciti. Malfermo di sa­lute, egli morirà in carcere nel febbraio del 1800 prima della sentenza.
In questo volume del De Paoli vengono trattate con ampiezza non solo la fi­gura di Padre Barletti, ma anche quelle di altri protagonisti delle vicende di quegli anni sia nel campo degli innovatori sia in quello dei conservatori, tanto che ne risulta un bel quadro delle vicende pavesi durante la Cisalpina e la successiva reazione au­striaca. Inoltre una buona metà del libro è costituita da una serie di interessanti do­cumenti, fra i quali, di particolare importanza, manifesti, lettere, circolari e soprattut­to i verbali degli interrogatori svoltisi durante il processo a Barletti e ad altri. Precede il tutto un'utile introduzione di Alessandro Laguzzi che inquadra la figura di Barletti nella cultura scientifica del tempo.
GIOVANNI PILLININI
ALEJSSANDR V. SUVOROV, La corrispondenza dalla Campagna d'Italia (marv-agosto 1799), traduzione, introduzione e note di Piero Cazzola; Torino, Centro Studi Piemontesi, 1999, in 8, pp. 73. S.p.
Studioso di cose russe fra i più preparati e operosi, Piero Cazzola già do­cente all'Università di Bologna in occasione del bicentenario della Campagna d'Italia del 1799 del maresciallo A,V. Suvorov (poi nominato dallo zar Paolo I principe d'Italia) ci presenta qui in traduzione esemplare la sua corrispondenza dal campo con lo zar e con diplomatici e militari russi e stranieri.
Pubblicata a Mosca fra le sue Vis*ma (Lettere) da V. S. Lopatin nel 1986, essa merita come poche di essere conosciuta in Italia. Suvorov un uomo di comando e un carattere originale , come lo definisce Cazzola nella efficace Introduzione fra la primavera e l'autunno del 1799 nelle pianure di Lombardia e poi sulle Alpi