Rassegna storica del Risorgimento
BOZZELLI FRANCESCO PAOLO
anno
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1922
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pagina
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10
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Stanco della vita -straniera- si éfkwM di ottenere perr mezzo degli amM Napoletai ;e-. pmicipalnieutedi infestano Pepo il rimpatrio. E unalment.<* il 1(5 gennaio "M è abilitate al ritomo.
La fama dello pubBlieazioni fette all'estero gli danno subito mi gran posto nel partito liberale.: esercita egregiamente Pavvo-chei'iai> Ma in quella vita monotona.-' e provinciale spesso i-un- piange gli amici esft -Tàmultiforme attività .de la Yììi' fep miei;.
Scrive il 20 maggio ; fe a Madame Gilchrist: 4 !.. laneiato i'uori dal cerchio delle mie antiche abitudini morali, mi sento come in :esIio nel Seno della mia, stessa patria, eieion vivo che d'amarissime rimembranze,,.,.: > oblio le lunghefcèiée, passeggiando in silenzio sm e giù per la mia stanza dì sWf -a tee bellissimo, della vostra lampa; mentre l'orologio che mi diede 0u- gl-ieimo, battendo le ore, sèmbM tristamente avvertirmi che con quei successivi colpi si disperdano via rapidamente allottanti frantumi della mia povera vita;,';.. Oh! come bramerei -di,rive-dervi tutti non fosse fistio che per poehsimi giorm'l Ma iin tonato come Prometeo alla rupe non oso formarne neppur l'oggetto d'una lontana, speranza fe
E due anni dopo scrivendo a Guglielmo Pepe? esce in altri rimpiantHejl ièlamar liiinmaigine dojtmiei amici sefca iiii me indelebOTsSil cielo può rendermi folta sg IB> feaniarmi( Jjg cuore..-.-,.. !Còii: là: sola immaginazione io abbandóno movente-lai solitudine- iit :'.èKfi;Ì?wpV : accarezzo i miei SplorLrjjgnrandoini di essere in mezzo i moì tutti .
Ma la nostalgia degli amici parigini e la vii}. che doveva condurre stentata ed aspra guadagnata attraverso'la sua professione 'P avvocato. .-se pure ìl Jppf1 .esclamare-:,' Siécome l'avvenir;, senmir-à spafli>ml davanfij, io non so più vivere-eie. Miamem-branz e desidero la prosperità dei miei amici assai più che della mia, G (piando m'i mancttn ìe vostre": nuove mi sento ite]ìaj simo > non riuseivan mai a pirosttfarlò del. ttitfco, vinte dalla, energia morale dell'uomo, sì ette Guglielmo Pepe momenti Rèamente depresso può nel1 '':4t- .scrivere-:- f OÀ dicfeia oo>-stanz-a diei tuo anima? Hi è-la virtù, ci lascia nell'infortunio a chi più ricorreremo jW0-fàtofa8(t non vuoi farti complice del nostro destino, M prego di cambiar tono e mostrarti più risòluto.' ed intrepido. Quando 8i viva ancora il dolore disperato non forza ma debolezza .