Rassegna storica del Risorgimento
BOZZELLI FRANCESCO PAOLO
anno
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1922
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pagina
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12
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Gaeta/ni
Queste lettere ricordandone i primi sentimenti e le giovanili idee vengono a ribadire la tesi del Croce in rapporto alla coerenza del politico, e a confermare l'assoluta integrità morale dell'uomo.
Onde dobbiamo rispettosamente scartare il giudizio, elle, col consueto disdegno verso gli uomini dell'antico Kegime, diede di lui il Carducci un estetico probabile che finì cattivo Ministro .
LETTERE
1.
Londra, 10 dicembre.
Mio ottimo amico,
Quanto ti son tenuto del vivo interesse che prendi per me! Se gli effetti non rispondono alle premure, non deve certamente imputarsene a te la colpa. Niuno è tenuto all'impossibile; e la mia gratitudine non ne sarà perciò meno eterna. Il mio lavoro mi avrà servito ad istruir me stesso su de' principii che sono bastantemente mal noti al volgo de' dotti.
Hai visto verificato in parte ciò che io ti diceva per rispetto al Portogallo. Oanning ha pubblicamente dichiarato nella Camera de' Comuni che l'Inghilterra ne prenderà la difesa: e la Francia impaurita ha dovuto richiamare il suo ambasciatore da Madrid per mostrare ch'essa non concorreva negli attentati della Spagna per rovesciare le nuove istituzioni politiche del Portogallo. Io forse m'inganno; ma mi pare da giorno in giorno veder crescere la tensione violenta in cui si trova l'Europa; e presto o tardi uno scoppio è inevitabile. Colla stessa buona fede continuo però a credere non esservi nulla a sperare per noi. Maledetti da Dio, non ci tocca che a soffrir le pene di Tantalo.
Conservati, mio caro Guglielmo; e nella speranza di rivederti in breve, ti stringo teneramente al cuore.
Il tuo invariabile amico BOZZELLI.
(Quando hai qualche buona notizia a darmi, non defraudarmene).